Polemiche sui libri di storia ‘partigiani’ da Tuttoscuola, 13.4.2011 Secondo 19 deputati del Pdl, capitanati da Gabriella Carlucci, i testi scolastici di storia, su cui studiano migliaia di ragazzi, nasconderebbero “tentativi subdoli di indottrinamento” per plagiare le giovani generazioni a fini elettorali dando “una visione ufficiale della storia e dell'attualità asservita a una parte politica”, il centrosinistra, “contro la parte politica che ne è antagonista”, il centrodestra. Secondo i parlamentari del Pdl, il Parlamento “non può far finta di non vedere” e per questo essi chiedono, attraverso una proposta di legge depositata alla Camera il 18 febbraio scorso, l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta “sull’imparzialità dei libri di testo scolastici”. Segue una serie di esempi tratti da noti libri di testo di storia, e una domanda finale: “Può la scuola di Stato, quella che paghiamo con i nostri soldi, trasformarsi in una fabbrica di pensiero partigiano?” Dura la replica di Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria del Pd: “Se non ci fosse da preoccuparsi ci sarebbe solo da ridere: la notizia di un gruppo di parlamentari del Pdl, guidati dall'onorevole Carlucci, che chiede una commissione d'inchiesta su testi scolastici ritenuti troppo ostili al premier, con frasi da 'indottrinamento' usate per 'plagiare le menti' si commenta da sola. Resta lo spettacolo francamente desolante di una maggioranza che, in tre anni, ha progressivamente distrutto la scuola pubblica, umiliato chi ci studia, offeso chi ci lavora, sottratto risorse e abbassato tutti gli standard qualitativi”. Per Puglisi “se davvero avesse voglia di occuparsi di scuola, il Pdl potrebbe ripartire da una di queste emergenze. Diversamente la tentazione sarebbe quella di chiedere, si, una commissione d'inchiesta: ma sulle capacità critiche di alcuni parlamentari”. Anche l'Idv parla di "revisionismo strisciante" e, con Pierfelice Zazzera, capogruppo Idv in Commissione cultura alla Camera, di un "patetico e maldestro tentativo di revisionismo strisciante che respingiamo al mittente”. L’impressione è però che per affrontare ‘davvero’ le citate emergenze servirebbero un clima e una reciproca disponibilità tra le principali forze politiche e sociali ben diverse da quelle che oggi si registrano… |