Tempo pieno : “Fora di ball"!! di Pippo Frisone ScuolaOggi, 5.4.2011 Con gli organici del 2011/12 si completa il triennio dei tagli voluti dal duo Gelmini-Tremonti : -87mila posti docenti. Nella scuola primaria, i tagli agli organici dovevano restare a totale carico del vecchio modulo tre su due nelle classi a tempo normale. Tempo scuola quest’ultimo molto diffuso e prevalente nelle scuole del centro-sud. Di conseguenza le riduzioni di organico sono andate a colpire ,come poi è avvenuto, soprattutto le regioni meridionali, cui si accompagnava congiuntamente un persistente calo della popolazione scolastica. Gli esiti sono subito sotto gli occhi di tutti. E’ in quelle regioni che si è formato, quasi subito, un esubero di duemila docenti, destinato ad aumentare, mentre è nelle regioni del nord che, oltre all’assenza di esubero, si concentra la quasi totalità dei posti vacanti e disponibili. E’ stato quest’ultimo dato a spingere la Gelmini a riservare proprio alle regioni del nord le quote più alte dei tagli agli organici. Emblematico è il caso della Lombardia cui tocca sopportare il taglio quantitativo più elevato, nonostante diecimila alunni in più con -2.415 posti in meno, di cui -1.424 previsti solo per la scuola primaria.
E non serve affatto a risollevare il morale sapere che alla fine
invece di 1.424, i tagli in Lombardia sono scesi a -1.262,
riservandone appena, si fa per dire, 455 a Milano! L’organico che servirebbe al funzionamento delle 7.035 classi a tempo pieno sarebbe di 14.070. Siccome bisogna far funzionare anche le altre 700 classi a tempo normale, 9 ospedaliere, 137 speciali, 50 classi a metodo, 99 educazione adulti… ecco che la dotazione assegnata non basta più! E allora i tagli veri rispetto al fabbisogno reale sono oltre 900 e non 455 come si vuole far credere!! Ed ecco come si realizza il capolavoro della Gelmini.
Il Tempo pieno che abbiamo conosciuto e apprezzato per anni nella
scuola primaria (quello con le compresenze, i laboratori, i piccoli
gruppi per l’integrazione e il sostegno A Milano e nelle altre province della stessa Lombardia è stato proprio il tempo pieno a farsi carico della pesantezza dei tagli soprattutto nella fase iniziale. Adesso l’operazione tagli si è fatta più raffinata e sottile, puntando tutto sulla graduale eliminazione delle compresenze. Delle 44 ore iniziali per classe non sta rimanendo che il tempo scuola frontale, compresa la mensa. Dalle 43h si è passati alle 42h del 2010/11, per arrivare alle 41,5h per ogni classe a tempo pieno nel 2011/12. Nell’organico d’istituto resterà come si vede ben poco: qualche spezzone orario,le ore d’Inglese non coperte dagli specializzati, 1h o 1,5h del tempo pieno per classe che magari qualcuno penserà di utilizzare per le supplenze perché mancano i fondi!!! Di quello che era il fiore all’occhiello della scuola primaria, come si vede , resterà ben poco o niente. “Fora di ball”, di questo passo ci finirà non solo il tempo pieno, ma data l’insostenibilità complessiva dei tagli , tutta la scuola italiana e con essa il destino e il futuro dell’intero Paese. |