Berlusconi precisa e Fioroni attacca

da Tuttoscuola, 18.4.2011

Dopo le sue nuove dichiarazioni sui docenti della scuola pubblica che hanno scatenato altre polemiche, l’on. Berlusconi precisa meglio il suo pensiero dichiarando: “La sinistra dice che io ho attaccato la scuola pubblica, non é vero. Io ho semplicemente detto che se una famiglia poco abbiente manda suo figlio in una scuola pubblica e per sua sfortuna si trova un'insegnante di sinistra che vuole inculcargli dei valori diversi rispetto a quelli della famiglia, lo Stato attraverso le Regioni deve intervenire e dare a quella famiglia il sostegno adeguato per mandare suo figlio in una scuola privata e cattolica”.

Le dichiarazioni e le successive precisazioni non hanno per niente convinto l’ex-ministro dell’istruzione, on. Giuseppe Fioroni (Pd) che ha accusato il premier di aver perso serenità e lucidità, confutando, in particolare, la presunta appartenenza maggioritaria dei professori italiani alla sinistra. “A differenza di quello che sostiene Silvio Berlusconi – afferma Fioroni - la quasi totalità di docenti e studenti degli istituti statali è cattolica e sottolinea che è semmai lo stile di vita del capo del governo a non corrispondere ai valori che le famiglie italiane vogliono trasmettere ai propri figli”.

Dopo aver ricordato che oltre il 90% degli studenti italiani hanno scelto liberamente l’insegnamento della religione cattolica e che i docenti sono in maggioranza cattolici, l’ex-ministro dichiara che “La verità è che il presidente del Consiglio ha un problema serio con la libertà e l'educazione… Le testimonianze di vita che quotidianamente il presidente del Consiglio dà al Paese, certamente queste sì non coincidono con l'educazione che le famiglie italiane vogliono dare ai propri figli”.