Da Londra arriva la scuola da Tuttoscuola, 2.8.2011 La versione on line del Corriere della Sera riporta oggi il caso di una scuola di Greenwich, alla periferia di Londra, il Crown Woods College, che adotta dei simboli che permettono di distinguere visivamente gli studenti più bravi da quelli che lo sono meno. I primi infatti indossano una cravatta viola e hanno una corona ricamata sul bavero della giacca, gli altri portano gli accessori rossi o blu. Il preside della Crown Woods, Michael Murphy, è talmente convinto della bontà della propria idea, che ha diviso l'istituto da lui diretto in tre micro-scuole, ognuna con un colore e un nome diverso: l'edificio viola (Delamare) è dove studiano gli alunni più brillanti, quello blu (Ashwood) e quello rosso (Sherwood) e dove vanno, invece, tutti gli altri. I 1.800 studenti hanno in comune solo attività sportive e ricreative, ma per quanto riguarda le materie ogni gruppo ha un orario e un metodo di studio differente. La selezione avviene quando i ragazzini hanno 11 anni. Murphy ha spiegato al quotidiano britannico The Guardian la propria visione pedagogica: “Imparare tutti assieme, come accade nelle classi delle scuole statali, è un metodo chiaramente fallito. Il nostro sistema, invece, permette di lavorare specificatamente sulle capacità degli studenti e ognuno ottiene il sostegno di cui ha più bisogno. Avessimo fatto altrimenti non saremmo stati appetibili per gli studenti”. In effetti i numeri delle iscrizioni sono favorevoli al capo di istituto originario dell'Irlanda: quando ha preso in mano la direzione dell’istituto il numero di nuovi iscritti era in costante calo. Ma va anche detto che negli ultimi due anni la città e lo Stato hanno completamente ristrutturato il complesso scolastico investendo 50 milioni di sterline, circa 57,4 milioni di euro, e facendo costruire un modernissimo impianto sportivo completo di campo da calcio illuminato; giardino terapeutico e un centro musica e di design. Riaperto nel mese di maggio, ora il Crown Woods College ha più domande d’iscrizione che posti disponibili, e Murphy può con orgoglio sostenere che finora solo due coppie di genitori si sono lamentate della valutazione del proprio figlio. Il Guardian non ha mancato di verificare la reazione di allievi e insegnanti a questi metodi educativi aziendalisti: se da un lato gli studenti del Crown Woods College sono contenti per le nuove divise e l’edificio ultra moderno e funzionale, ve ne sono altri che criticano la “separazione” tra classi. Una ragazza di 15 anni ha raccontato al quotidiano inglese di litigi continui e insulti reciproci tra “super studenti” (quelli con la cravatta viola) e i “perdenti”, ovvero quelli con la cravatta rossa o blu. “Gli amici di un tempo, che ora vanno alla “Delamere”, sono diventati di colpo i tuoi nemici”, ha rivelato la giovane. Estremamente entusiasta della sua nuova scuola è invece Justine Kirkham, una giovane insegnante a “Sherwood” e “Ashdown”: “In passato alcuni studenti facevano davvero fatica a comportarsi. Ora non è più così. Riusciamo a orientare l’insegnamento secondo le necessità di ogni allievo. In classi miste ciò non sarebbe possibile”. Di opinione nettamente contraria a quella della Kirkham risulta il sindacato degli insegnanti del Crown Woods College. “È davvero scioccante, le ricerche dimostrano chiaramente che l'apprendimento in classi miste, ovvero con studenti intelligenti e meno, funziona meglio. Tuttavia, ancora oggi certe persone proprio non riescono ad ammetterlo”, ha dichiarato Kevin Courtney, esponente del National Union of Teachers. Che ha sottolineato anche: “È un sistema retrogrado, magari incoraggia la concorrenza, ma di sicuro non migliora l’insegnamento”. |