Tutti promossi persino in Germania di Roberto Giardina ItaliaOggi, 18.8.2011
da Berlino E le altre regioni vorrebbero imitare la città anseatica. Bocciare, sostengono alcuni, non serve a nulla: i ragazzi non migliorano, anzi quasi sempre peggiorano. È un'inutile umiliazione, si perdono i contatti con i compagni. Sarebbe meglio cercare di assistere lo studente che rimane indietro, senza bocciature. La ragione vera, forse, è che ogni ripetente costa alle casse dello stato in media 5 mila euro. Una bella somma, se si calcola che ogni anno i bocciati a tutti i livelli sono circa 250 mila. Nella sua carriera scolastica, sempre secondo le statistiche, un ragazzo su quattro viene bocciato. In tempo di crisi, ad Amburgo hanno fatto i loro calcoli, e con un alibi pedagogico e psicologico vogliono risparmiare un bel po' di spese. Il provvedimento verrà applicato progressivamente a scaglioni. Il «sitzen bleiben», spiegano le autorità scolastiche, è un relitto di altri tempi, di una scuola autoritaria e selezionatrice. Un bambino costretto a ripetere una classe all'inizio dell'anno è più preparato dei suoi nuovi compagni, ma il vantaggio svanisce presto. Il ripetente, più grande rispetto agli altri, finisce per restare fuori dal gruppo, e si deprime, non trova nuovi stimoli. La bocciatura finisce per pregiudicare il futuro dello studente, che in molti casi sarà costretto a cambiare corso di studi, e verrà tagliato fuori da un possibile studio universitario. Ma, in effetti, la scuola tedesca rimane fortemente selettiva: a 13 anni, quando si concludono le medie, gli insegnanti, con un giudizio scadente, possono impedire a uno studente di iscriversi al liceo, e quindi di giungere all'università. I genitori ad Amburgo hanno accolto con favore il provvedimento, ma molti hanno dei dubbi. Si finisce per spostare in avanti il problema del ragazzo: si dovrebbe indagare sul perché non rende come i compagni, e cercare di porvi rimedio. Le promozioni automatiche rischiano di diminuire le motivazioni dei migliori, e di pregiudicare quindi il rendimento complessivo. In base all'indagine Pisa, che controlla la preparazione degli studenti, la Germania si trova in una posizione poco gratificante. Alcuni anni fa era al 27esimo posto al livello del Messico. Per la cronaca, l'Italia era al 28esimo posto. Si corse ai ripari, e oggi i tedeschi sono risaliti al 22esimo posto, sempre poco esaltante. L'Italia è scesa ancora più in basso. Le regioni che ottenevano i migliori risultati erano quelle meridionali, come la Baviera e il Baden-Würtemberg, dove le scuole sono più tradizionali e severe. Ma ad Amburgo si ribatte: i paesi che nella graduatoria Pisa risultano ai vertici sono la Finlandia e la Norvegia, dove da tempo sono state eliminate le bocciature. Ma là le classi sono meno numerose e gli insegnanti possono assistere meglio i ragazzi in difficoltà. Abolire le bocciature solo per risparmiare sui costi della pubblica istruzione non è una soluzione. |