Rivoluzione organizzativa/6: da Tuttoscuola, 31.8.2011 Parametri e criteri sono uguali per tutti, ma le decisioni degli Enti Locali e, soprattutto, le situazioni demografiche condizioneranno gli esiti finali delle istituzioni scolastiche da sopprimere. La popolazione scolastica, come si sa, da diversi anni è in diminuzione nelle aree meridionali e in aumento in quelle settentrionali. Conseguentemente il numero medio di alunni per istituzione scolastica – di poco superiore alle 800 unità come media nazionale – è più elevato al Centro Nord che al Sud e nelle Isole con punte che superano mediamente le 900 unità (Emilia-Romagna e Toscana), mentre scendono sotto le 800 unità in tutte le regioni meridionali e insulari, con punte minime in Molise (numero medio inferiore ai 500 alunni) e in Basilicata (numero medio sui 650 alunni per istituzione). Dove il numero medio di alunni è più basso vi saranno più soppressioni per assicurare istituzioni scolastiche con almeno mille alunni. Ve ne saranno meno dove il numero medio è elevato. Una stima di massima fa ritenere che le 1.130 istituzioni del 1° ciclo che verranno soppresse saranno situate in queste aree, con questo probabile esito caratterizzato da maggiore incidenza nelle aree meridionali e insulari rispetto al totale delle istituzioni scolastiche attuali: --- Stima soppressione istituzioni scolastiche 1° ciclo
|