Sarà un caso?

inviato da Antonio Gragnaniello 2.8.2011

La Finanziaria ha ribadito nella sua versione definitiva - senza che nessuno si opponesse veramente! -  che «la scuola provvede ad assicurare la necessaria azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe" e che " A tal fine, nell’ambito delle risorse assegnate per la formazione del personale docente, viene data priorità agli interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili”.

Questo comma permette ai Dirigenti Scolastici di assegnare agli studenti disabili anche docenti non specializzati che abbiano seguito un corso di formazione e di raggiungere l’obiettivo di eliminare l’organico precario (ma specializzato!) di sostegno.

Con quali fondi si formeranno i docenti di base? Chi farà la formazione? Questo si vedrà.

Intanto agli enti di formazione online o meno , universitari o meno, l’intraprendenza non manca.

Sul sito di Orizzonte Scuola (http://www.orizzontescuola.it/node/18196) fa bella mostra di sé la notizia dell’attivazione di un  corso online su  Disabilità e Autismo, rivolto a psicologi, insegnanti di ogni ordine e grado,  a professionisti del settore, assistenti sociali e a studenti universitari  e a chi è interessato alla tematica.

Il Corso si svolgerà in 4 lezioni da 5 ore (forfettarie) ciascuna (Tot. 20 ore). Verrà rilasciato attestato valido sul territorio nazionale. Le 4 lezioni prevedono l'acquisizione di conoscenze riguardanti la  Certificazione alunno disabile, Diagnosi funzionale, Il Profilo Dinamico Funzionale, PEI ecc; le classificazioni internazionali (ICDH, ICFY), conoscenza generale dell' handicap e poi il focus si stringe sull'autismo (una sola lezione), l'altra è dedicata alle indicazioni pratiche.

Mi chiedo: sarà un caso che si cominciano a proporre simili corsi? Cosa rappresentano? Indubbiamente possono rappresentare una semplice occasione di formazione e aggiornamento. In fondo rilascia un “attestato riconosciuto su tutto il territorio nazionale”. Ma riconosciuto per quale finalità?

Il sistema formativo è strutturato secondo una rete di crediti cumulabili attraverso corsi anche di dubbio valore scientifico che, in mancanza di direttive e di fondi riguardo agli interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili, potrebbero costituire una vera e propria sanatoria formativa per docenti di base da utilizzare sul sostegno.

Ma io vi chiedo: affidereste vostro figlio affetto da autismo a un docente che ha conseguito un attestato di formazione online e che prevede una sola lezione (di 5 ore forfettarie!) sull’autismo?

Avete idea di cosa sia l’autismo? Io ho idea, anche per un’ esperienza familiare che tormenta il mio animo.  La complessità delle malattie dello spettro autistico è tale che richiederebbe una ulteriore specializzazione rispetto a quella prevista dalla legge 104. E vi ricordo che l’insegnante di sostegno è un insegnante specializzato. Consegue, cioè, un Diploma di specializzazione presso una Università Statale ed il comma 6 dell’articolo 14 della legge 104/92 stabilisce che l'utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati. Il comma 11 dell’articolo 19 della Legge Finanziaria che prevede di assegnare agli studenti disabili anche docenti non specializzati che abbiano seguito un corso di formazione sembra in contrasto con la legge 104, proprio con le modalità di attuazione dell’integrazione.

E’ questa, dunque,  la scuola dell’integrazione, della qualità e del merito?

La direzione imboccata mi sembra di segno contrario.