Siamo uomini o caporali?

Aldo Domenico Ficara  AetnaNet 21.8.2011

Settembre si avvicina, e con esso l’inizio del nuovo anno scolastico. Molti docenti dopo essere scampati dalla mannaia dei tagli estivi, si apprestano a cominciare la loro attività didattica, senza dimenticare, l’importanza che il decreto Brunetta dà alla forma professionale dell’insegnante, primo fra tutti l’obbligo alla puntualità. Infatti, in applicazione del D.Lgs.150 (c.d. Decreto Brunetta), sono stati introdotti nuovi illeciti disciplinari, tra questi il rifiuto di collaborare al procedimento disciplinare senza giustificato motivo. In altre parole si stabilisce per i docenti l’obbligo di dare informazioni rilevanti per un procedimento disciplinare destinato ad altri colleghi e che sono anche sanzionabili “informazioni false o reticenti”.

Alcuni esperti di legislazione scolastica parlano per eccesso, di “obbligo alla delazione”, poiché il dipendente informato di situazioni illecite , come ad esempio, un sanabile ritardo in servizio di un collega, è obbligato a testimoniare sui fatti. Si ricorda che in diritto, per delazione si intende, eminentemente ai fini del diritto penale, una denuncia anche eventualmente anonima, con la quale si porta a conoscenza dell'autorità giudiziaria la commissione di un reato o di un altro illecito di cui vi sia stata consumazione o anche solo tentativo.

In questo contesto per i dirigenti scolastici è stabilito l’obbligo di attivare la procedura disciplinare senza ritardi o omissioni, rischiando in proprio nel caso di denunce fatte di fronte al giudice penale per inadeguatezza del provvedimento sanzionatorio. Questo nuovo quadro normativo riferito ai provvedimenti disciplinari per i docenti, fa parte di una visione gerarchizzata dalle pubblica amministrazione, integrata solo parzialmente nell’ambito delle istituzioni scolastiche, che sono garantite dall’autonomia scolastica costituzionalmente riconosciuta, dalla libertà di insegnamento stabilita dall’art.33 della Costituzione ed infine dalla presenza di organi di governo collegiali, come il Collegio dei Docenti, i Consigli di classe, il Consigli di Istituto ed i comitati di valutazione. M viene da pensare: è stato approvato un decreto per costringere la categoria dei docenti a fare le spie ? Ma siamo uomini o caporali ?

Aldo Domenico Ficara
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