Classe all'asilo col 100% di stranieri

MONTECCHIO. Alle scuole materne ed elementari di Alte si supera di gran lunga il limite del 30 per cento ministeriale. Il record va alla Piaget. Il sindaco con l'appoggio di Cisl, Cgil e Uil, chiede l'intervento della Regione e propone un solo comprensivo e una classe in più

 Antonella Fadda Il Giornale di Vicenza 11.8.2011

Una classe in più alla “Zanella” per far fronte alle iscrizioni di stranieri Montecchio. Nelle scuole materne di Alte è boom di bimbi stranieri. La percentuale arriva al 95 % nella 1° A dell'asilo Andersen e addirittura al 100% nella 1°B della Piaget. E il Comune corre ai ripari varando, già dall'imminente nuovo anno scolastico, una nuova sezione alla elementare Zanella e una dirigenza centralizzata per tutti gli istituti scolastici di Montecchio.

Una situazione davvero problematica. quella che si profila nelle scuole del secondo comprensivo di Alte, dove la presenza di alunni stranieri nelle classi supera di gran lunga il tetto massimo del 30% fissato dal ministro della pubblica istruzione. E dove c'è il dirigente, Sergio Cracco, sul piede di partenza. Di qui una proposta del sindaco e assessore all'istruzione, Milena Cecchetto che, per trovare una soluzione,ha riunito ad un tavolo di concertazione anche i rappresentanti delle parti sociali di Cgil, Cisl e Uil.
Nelle scuole di Alte sono i numeri a parlare da soli: alla primaria Zanella la media di studenti stranieri iscritti al primo anno è del 62,8%. In particolare si va dal 52,6 % della 1°B e dal 61% della 1°C, entrambe a tempo, fino ad arrivare al 70,8% della 1°A e al 66,6% della 1°D, sezioni a tempo ridotto (27 ore); in genere scelte dai genitori stranieri che non intendono usufruire della mensa scolastica e del rientro pomeridiano.
«Quello che maggiormente ci preoccupa - commenta Cecchetto - è che rischiamo di non riuscire a far partire il lento e difficoltoso processo di integrazione delle comunità straniere, fondato sulla crescita culturale e sociale delle giovani generazioni con la scuola».

Le considerazioni del sindaco, in accordo con i sindacati, sono state esposte in una lettera indirizzata all'assessore regionale all'istruzione, Elena Donazzan, al direttore dell'ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, e al dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Franco Venturella.

Tra gli obiettivi proposti anche l'approvazione di progetti finanziabili con le normative speciali sui "salva-precari"e la continuità didattica con insegnanti di ruolo. «Ad oggi - conclude il sindaco, che ricorda le risorse stanziate per finanziare percorsi di alfabetizzazione e integrazione nell'ordine di 40mila euro l'anno - abbiamo un dirigente a scavalco nel 1° comprensivo e un dirigente in partenza dal 2°. Nessun titolare, quindi, nonostante la situazione scolastica sia di non facile gestione. Proponiamo, dunque, un' unica dirigenza».