La Gelmini vuole la guerra? L’avrà
Scuola: licenziamenti di massa, è tempo di
riaprire (il conflitto)
il
Pane e le Rose, 7.9.2010
Il Collettivo Studenti per la Scuola Pubblica di Vicenza ha
effettuato un volantinaggio contro la Gelmini stamattina ad Asiago.
Infatti nel corso della "Settimana Pedagogica del Veneto" era
previsto come ospite ad un convegno il ministro dell'Istruzione che
tuttavia non si è presentato.
Il volantinaggio è stato effettuato comunque e il Collettivo ha
ricevuto sostegno ed apprezzamento da parte degli insegnanti
presenti al convegno. Infine davanti la sede dell'incontro è stato
appeso uno striscione rivolto ai docenti con scritto: "Se ci tenete
all'istruzione , fermate questa distruzione!"
Mancano oramai pochi giorni alla conclusione della parentesi estiva
per le scuole nostrane, pochi giorni e riapriranno i battenti gli
istituti delle elementari e delle superiori. Tra il 9 e il 20
settembre, sulla base dei calendari predisposti da ogni Regione, si
riapriranno i cancelli per migliaia di bambini e ragazzi. Nel mentre
ritorna quanto non risolto tempo addietro, quanto prodotto ancorpiù
dalle scure dei tagli del ministro Gelmini: i precari della scuola
sono i primi a mobilitarsi, contestano le 25mila cattedre di docenza
ed i 15mila posti di personale Ata cancellati dal governo Berlusconi
per effetto della seconda tranche di tagli previsti dalla
finanziaria.
Le conseguenze dei tagli. Sembra ci siano gli ingredienti per poter
riprendere le redini dell'opposizione al ministro Gelmini da uno dei
pochi punti più alti di mobilitazione dello scorso anno, cioè la
contestazione della precarietà obbligata e l'effettiva giacenza di
disoccupazione. Lo scorso agosto e settembre avevano visto
l'estendersi della protesta con l'occupazione e la salita sui tetti
dei provveditorati da parte dei precari in molte città, soprattutto
e non casualmente nel sud Italia. Un anno dopo la situazione resta
drammatica per centinaia e centinaia di famiglie, per migliaia di
persone: i sindacati stimano che saranno tra i 22mila e i 27mila i
precari che resteranno a casa. La mossa estiva via decreto del
ministro Gelmini non ha certo risolto la questione, ha solamente
alleggerito una realtà ed estensione sociale di problema nel
tentativo di non aiutarla/farla esplodere nell'immediato futuro:
sono 16.500 le assunzioni di docenti e personale
tecnico-amministrativo operate. Benchè restino quasi 250mila docenti
nelle graduatorie ad esaurimento e 70mila Ata in quelle
permanenti...
Assemblea permanente a Palermo. La mobilitazione è serpeggiata
dall'inizio dell'estate ad oggi, sull'onda del riuscito sciopero
degli scrutini a luglio sono state organizzati ulteriori momenti di
protesta in qualche città; sul finire di agosto stanno riprendendo
piede le assemblee permanenti davanti a provveditorati e i sit-in.
Palermo al momento è la situazione più agitata, con 40 precari in
assemblea all'ufficio scolastico provinciale, dei quali 3 sono
entrati in sciopero della fame, chiedendo un incontro con il
ministro Gelmini e proseguendo l'astensione dal cibo sotto
Montecitorio a Roma. Resta necessario affrontare ancora di petto il
problema, riprendendo discorso e mobilitazione dai limiti soggettivi
che sono emersi lo scorso anno scolastico nella componente dei
precari della scuola, riformulando un'azione capace di essere
riproducibile e provvista della possibilità/obiettivo di cumulare
forza soggettiva per superare lo steccato del solo ricevimento di
false rassicurazioni negli uffici scolastici... E' tempo di
riboccarsi le maniche, di smuoversi dalla debolezza dell'oggi.
Vs la riforma Gelmini. L'anno scolastico che si apre contempla
diverse novità della riforma Gelmini: gli studenti e le studentesse
al primo anno dei licei e degli istituti tecnici e professionali
saranno condotti all'interno della rimodellazione degli indirizzi,
sponsorizzati e pretesi da Confindustria; le elementari si
troveranno al cospetto della formula del "maestro prevalente", con
non poche problematiche da affrontare e l'interrogativo sulla reale
adozione del dispositivo per il tempo pieno... Ma la posta in gioco
più alta ed ambiziosa sarà quella concernente l'università, con una
seconda tranche di riforma Gelmini in via di approvazione in
Parlamento... dinnanzi all'offensiva politico-mediatica calata
quest'estate con la presentazione del ddl, toccherà agli studenti
universitari riprendere parola e agire la loro opposizione nelle
università e nelle strade, nella prospettiva di osare il tentativo
di bloccare una ristrutturazione immonde, lungo la strada del
conflitto.
L'autunno sta tornando, chi si appresta a tornare in scuole e
università sa bene che il suo tempo comincia adesso...!
C’è una sola strada percorribile ed efficace per respingere i tagli
e piegare il governo: è la strada della lotta e dello sciopero ad
oltranza.
Collettivo Studenti per la Scuola Pubblica
di Vicenza