SCUOLA

Tirocini decisi in base
al fabbisogno degli insegnanti

Per ora università sceglieranno liberamente scuole dove svolgerli
Lauree a numero chiuso e più pratica con apprendistati in classe
Per i vecchi laureati un regime transitorio

  ApCOM, 10.9.2010

Roma, 10 set. (Apcom) - I tirocini previsti dal nuovo percorso per diventare insegnante, presentato oggi dal ministro dell'Istruzione Gelmini, saranno decisi in base al reale fabbisogno di docenti nelle scuole e in futuro potrebbero essere svolti anche nelle strutture di istruzione e formazione professionale dove è in atto la sperimentazione dell'obbligo formativo e nei Centri per l'istruzione degli adulti.

Gli Uffici scolastici regionali (Usr) organizzeranno e aggiorneranno gli albi delle istituzioni scolastiche accreditate che ospiteranno i tirocini sulla base di appositi criteri stabiliti dal Miur, evidenziandone buone prassi e specificità. Gli Usr avranno anche funzione di controllo e di verifica sui tirocini e, fino alla costituzione degli albi, le università scelgono liberamente le scuole per svolgere i tirocini, di concerto con gli Usr che mantengono compiti di vigilanza.

E' istituito un consiglio di corso di tirocinio, che prevede la presenza di scuola e università, che ha compiti di coordinamento e di progettazione e rappresenta il terreno di incontro e di raccordo tra le due realtà. Le commissioni di abilitazione prevedono un equilibrio tra scuola e università e un peso determinante del tirocinio e della prova didattica sul voto di abilitazione.

L'anno di tirocinio prevede forme di interazione e coprogettazione del percorso tra istituzioni scolastiche e atenei. E' stato previsto uno specifico spazio di laboratori destinati ad approfondire quanto viene fatto in classe.

 

L'obiettivo dei nuovi percorsi presentati oggi dal ministro Gelmini sarà garantire "una più equilibrata preparazione disciplinare, didattica e pedagogica nel corso delle lauree magistrali" e lo svolgimento di un anno di percorso, il tirocinio formativo attivo, direttamente a contatto con le scuole.

SCUOLA DELL'INFANZIA E PRIMARIA Per insegnare in queste scuole sarà necessaria una laurea quinquennale, a numero programmato con prova di accesso che consentirà di conseguire l'abilitazione per la scuola primaria e dell'infanzia; sono rafforzate le competenze disciplinari e pedagogiche, è aumentata la parte di tirocinio a scuola ed è previsto un apposito percorso laboratoriale per la lingua inglese e le nuove tecnologie; si dà una specifica attenzione al problema degli alunni con disabilità, prevedendo che in tutti i percorsi ci siano insegnamenti in grado di consentire al docente di avere una preparazione di base sui bisogni speciali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Sarà necessaria la laurea magistrale ad hoc completata da un anno di tirocinio formativo attivo; è prevista una rigorosa selezione per l'ingresso alla laurea magistrale a numero programmato basato sulle necessità del sistema nazionale di istruzione, composto da scuole pubbliche e paritarie; l'anno di tirocinio formativo attivo contempla 475 ore di tirocinio a scuola (di cui almeno 75 dedicate alla disabilità) sotto la guida di un insegnante tutor; rispetto al percorso della vecchia Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario ci si concentrerà sul tirocinio (incrementato), sui laboratori e sulle didattiche.

Il nuovo regolamento su come diventare docente prevede novità anche sulla formazione insegnanti di sostegno ("tutti saranno formati", ha detto Gelmini, e la formazione sarà posta in capo alle università in attesa di una futura classe di concorso che qualifichi il servizio) e sui percorsi di specializzazione 'CLIL' di insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado di una materia non linguistica in lingua straniera). Previsti più inglese (necessaria la certificazione B2 in lingua inglese per abilitarsi) e nuove tecnologie.

REGIME TRANSITORIO Il nuovo regolamento per accedere alla professione di insegnante prevede anche un regime transitorio per i vecchi laureati, che potranno conseguire l'abilitazione per la secondaria di primo e secondo grado accedendo, dietro il superamento delle prove di accesso (test preselettivo, esami scritti e orali), all'anno di tirocinio formativo attivo a numero programmato, attivato già da questo anno accademico. Per l'accesso al percorso è valorizzato il servizio svolto a scuola, il dottorato di ricerca e l'attività svolta in università.

Per le nuove lauree magistrali, invece, si partirà dal 2011. Con un successivo decreto, spiega infatti il Miur, si stabiliranno le lauree magistrali relative al secondo ciclo dell'istruzione, per seguire il percorso di cambiamento del secondo ciclo e delle relative classi di concorso.