Scuola, primo giorno in nove regioni Roma - (Adnkronos/Ign) - Tornano sui banchi circa 8 milioni di studenti: tra le novità il liceo scientifico senza latino. Aumentano ore di fisica, matematica e scienze. Potenziato studio delle lingue. (VIDEO) Il ministro: ''Giornata storica''. Studenti manifestano davanti al ministero. Domenica di protesta per migliaia di precari che hanno bloccato lo Stretto di Messina. Maxi operazione GdF, sequestrate 10 tonnellate di cancelleria nociva (VIDEO) IGN-ADNkronos, 13.9.2010 Roma, 13 set. (Adnkronos/Ign) - Campanella per gli studenti di nove regioni e nella Provincia di Bolzano: oggi si riparte nel Lazio, in Calabria, in Lombardia, Piemonte, Umbria, Molise, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Veneto. Già tra i banchi da qualche giorno in provincia di Trento dove l'attività didattica è iniziata il 9 settembre. Dopodomani sarà invece la volta di Toscana, Sardegna e Campania e comunque entro il 20, quando suonerà la campanella in Puglia, Abruzzo e Liguria, tutti gli studenti italiani saranno di nuovo in classe. In tutto entro lunedì prossimo torneranno a scuola quasi 8 milioni di ragazzi e oltre 700mila docenti. Si riparte tra le novità della riforma e le proteste dei precari, che ieri in migliaia hanno protestato contro i tagli dei posti di lavoro previsti dal ddl Gelmini bloccando lo Stretto di Messina. Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, inaugurando ufficialmente l'avvio dell'anno scolastico nell'aula Brasca del policlinico Agostino Gemelli a Roma, getta acqua sul fuoco. ''Rispetto tutti coloro che protestano - ha affermato Gelmini - ma credo che questo non sia, comunque, il primo anno di proteste. Non ricordo un anno scolastico - ha ribadito - che non sia stato accompagnato da una serie di polemiche e di contestazioni''. Quanto al tema dei precari, Gelmini ha ribadito che ''sulla base dei pensionamenti e delle nuove immissioni in ruolo i tempi per assorbire i 220 mila precari sono di 7-8 anni. Tengo però a precisare - ha evidenziato - che abbiamo lasciato aperte delle finestre riservate agli studenti migliori che si laureeranno e abiliteranno nei prossimi anni.'' Parlando della riforma, il ministro ha detto: ''Con l'avvio del nuovo anno scolastico entra finalmente in vigore la riforma delle superiori, grazie alla quale - ha assicurato - moltissimi studenti potranno usufruire dei nuovi licei, della nuova istruzione tecnica all'insegna di più inglese, più istruzione in lingua straniera, più attenzione anche alla matematica per fare in modo che il diploma non sia solo un pezzo di carta ma un titolo spendibile sul mercato del lavoro''. ''La sfida deve essere raccolta innanzitutto dagli insegnanti'', ha sottolineato il ministro. Agli insegnanti, ha spiegato il ministro tocca, infatti ''l'onere di applicarla, e di collaborare per rendere la scuola davvero un'istituzione per eccellenze e restituire a questa realtà, che credo sia uno degli elementi unificanti del Paese la giusta considerazione e il giusto valore''. Intanto gli studenti dell'UdS sono in sit-in davanti al Ministero, con maschere bianche sul volto, a rappresentare gli ultimi, gli invisibili che il governo ignora: ''La Gelmini non ricorda anno scolastico senza proteste e non si chiede neanche il perche' di ciò'' affermano gli studenti con uno striscione che cita Victor Hugo, ''chi apre una scuola, chiude un carcere: Liberiamoci!''. ''Di anno in anno - spiega l'Unione degli Studenti - i fondi per la scuola pubblica diminuiscono, aumentano risorse per le scuole private, diminuisce la qualità della didattica, aumenta il precariato, diminuiscono le speranze di futuro, aumenta la disoccupazione giovanile. E' ovvio che ogni anno vi siano proteste, non e' degno di un paese civile che un Ministro non si chieda neanche il perche' tanti studenti e docenti ogni anno dedicano il proprio impegno per difendere la scuola pubblica''. Sono 592.601 gli studenti iscritti alle prime classi della scuola superiore per il nuovo anno scolastico 2010-2011 e che usufruiranno della nuova riforma. I Licei, accorpati a sei indirizzi, vedono il Liceo scientifico, senza il latino, in testa nelle iscrizioni con 114.593 alunni, il classico con 42.018 iscritti, il linguistico con 33.779, il Liceo delle scienze umane con 26.970, l'artistico con 22.815. I 37 Licei musicali, tra le novità principali delle riforma, partono al completo, così come i coreutici, con un totale di 1.226 iscritti. Gli Istituti Tecnici, riorganizzati in due settori e 11 indirizzi ed i professionali in 5 settori e 6 indirizzi sono cresciuti in modo significativo. L'Istituto Tecnico, settore tecnologico ha 101.623 iscritti, l'istituto professionale 94.764. Molte le novità sottolineate dal ministero dell'Istruzione per il nuovo anno scolastico: dalla riforma della scuola superiore alle nuove indicazioni nazionali che, sottolineano da viale Trastevere, riformano organicamente, per la prima volta dal 1923, i contenuti dell'istruzione liceale. Per la scuola superiore, vengono incrementati gli orari della matematica, della fisica e delle scienze e viene potenziato lo studio delle lingue, con la presenza obbligatoria dell'insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni dei licei ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. Inoltre, una materia del 5° anno sarà insegnata in inglese. Tra le novità di quest'anno, anche i 50 giorni come limite massimo di assenze per non essere bocciati. Inoltre, il ministero assicura che in tutti gli ordini di scuola saranno presenti le "LIM" (lavagne interattive multimediali). Entro la fine dell'anno scolastico saranno oltre 40.000 le classi che ne usufruiranno e 300.000 insegnanti saranno formati all'utilizzo delle nuove tecnologie. |