Adro/1. Un pulviscolo da TuttoscuolaNews N. 454 20.9.2010 Su Adro, indietro tutta. Il ministro Gelmini, per il tramite del direttore generale dell’USR della Lombardia Giuseppe Colosio, ha fatto sapere al sindaco leghista di Adro (provincia di Brescia, la stessa del ministro) che, pur nell’apprezzamento per le “attrezzature didattiche all’avanguardia” realizzate dal Comune, “è dovere dell'amministrazione evitare che la politica di parte entri nella scuola”. Di qui l’invito a rimuovere dalla scuola l’emblema del ‘sole delle Alpi’, che evidentemente è stato considerato anche dal ministro come un simbolo di parte, o più precisamente di partito, e non semplicemente territoriale, come pretendeva il sindaco Lancini. La Gelmini in un primo momento aveva minimizzato la vicenda, parlando di “folklore”, dichiarandosi comunque non d’accordo, ma invitando anche “chi protesta contro la scuola di Adro a protestare anche quando nella scuola entrano i simboli di sinistra”. E’ probabile che dietro la ferma presa di posizione del ministro di stoppare l’iniziativa del sindaco di Adro, leghista doc con un forte consenso locale (61% alle elezioni del 2009), stiano non tanto le forti critiche rivolte dall’opposizione e dai sindacati quanto l’esigenza di non accreditare l’impressione che il Pdl – e per esso uno dei suoi ministri di punta – sia privo di una propria strategia, di una visione unitaria e nazionale del proprio ruolo, dando spazio al localismo della lega Nord. Già la scorsa settimana la newsletter di Tuttoscuola metteva l’accento sulla gravità del fatto che nell’anno in cui si celebra il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia prendessero piede iniziative che antepongono il localismo autoreferenziale delle piccole patrie al senso di appartenenza a una comune identità nazionale. Saremmo lieti di poter interpretare la decisione del ministro Gelmini come la premessa ad un piano di azioni che nell’anno anniversario 2011 consentano alla scuola (che peraltro lo ha sempre fatto) di continuare a concorrere in modo decisivo alla costruzione del senso di appartenenza alla comunità nazionale. |