Miur: otto anni per riassorbire il precariato
Confermato dal direttore del personale del Miur l'annuncio del ministro.
Posti disponibili grazie ai pensionamenti

da Tuttoscuola 15.9.2010

Otto anni di tempo. "È fondato ritenere che il fenomeno del precariato storico sarà sostanzialmente assorbito in detto periodo". Lo ha dichiarato il direttore generale del personale della scuola presso il Miur, Luciano Chiappetta, nella lettera inviata al Corriere della Sera con cui ha precisato l'esatto numero dei docenti precari (229mila anziché 500-600mila come affermato ieri dallo stesso Corriere).

"Naturalmente - ha precisato Chiappetta - per alcuni insegnamenti e per talune aree territoriali i tempi potranno risultare più brevi o più lunghi", rispetto al tempo medio di otto anni previsto.

Come si arriva a stabilire in otto anni il tempo per riassorbire il precariato, come aveva già anticipato lo stesso ministro?

Lo precisa il funzionario del Miur che ritiene possibile l'assorbimento del precariato in otto anni, "considerato che i posti attualmente vacanti (23.000) e quelli che si prevede diverranno vacanti per pensionamenti nei prossimi otto anni ammontano a 240mila unità, calcolati, questi ultimi, sulla base della serie storica dei pensionamenti degli ultimi otto anni".

Nella precisazione ministeriale non si fa riferimento, però, alla nuova norma sul pensionamento delle donne a 65 anni di età che, nell'immediato, potrebbe rallentare il flusso verso la pensione. E' auspicabile, quindi, che a fronte di un minor numero di pensionamenti nei prossimi tre-quattro anni vi sia una compensazione negli anni successivi.

Se, comunque, fino al 2018-19, tutti i posti andranno ai precari, non ci saranno posti per nuovi concorsi.