SCUOLA
Programma ideale per studenti:
Lo studio della Bicocca su cosa vogliono i
ragazzi ApCOM, 30.9.2010 Milano, 30 set. (Apcom) - Nella scuola superiore ideale i professori sono rispettati e ben pagati, ogni studente può scegliere quali materie studiare, i programmi sono legati al presente e non esiste l'esame di maturità. Sono solo alcune delle proposte fatte da 50 studenti italiani, ora universitari, che hanno frequentato il quarto anno di liceo all'estero, dagli Stati Uniti alla Scandinavia, e una volta tornati hanno giudicato la scuola italiana in base alla loro esperienza. Le risposte sono state raccolte nello studio "La scuola che vorrei", un progetto di ricerca dell'Università Bicocca di Milano e della Fondazione Intercultura.
"Sono osservatori privilegiati - spiega Susanna Mantovani,
coordinatrice della ricerca, docente di Pedagogia e prorettore
dell'Università - hanno potuto osservare dall'esterno il loro
ambiente acquisendo la capacità di riconoscerne i tratti culturali".
Nel confronto l'Italia non sempre perde, la scuola è promossa per
quanto riguarda l'equità di accesso a tutte le classi sociali,
l'ampia cultura generale che offre e l'impegno e le ore di studio
che richiede. La bocciatura arriva sui programmi, mal distribuiti
rispetto al calendario ("Meno sumeri e più Novecento" chiede uno
studente) e sulle strutture scolastiche, spesso fatiscenti. Non è solo una questione di contenuti, gli studenti vorrebbero più rispetto per l'istituzione scolastica in generale e per chi la guida. Gli insegnanti, preferibilmente giovani, dovrebbero essere ammirati dalla società, seguire corsi di formazione e avere uno stipendio più alto ("No agli insegnanti pagati come metalmeccanici"); addio all'esame di maturità, i ragazzi vorrebbero una valutazione a metà anno su tutte le materie e poi una tesi finale che metta in luce le loro capacità; infine, le strutture scolastiche dovrebbero essere più attrezzate e curate, "In Ecuador - racconta uno degli studenti - il livello dell'insegnamento non era come quello italiano e gli edifici erano spartani, ma quanto rispetto per un'istituzione riconosciuta veramente importante". |