Gelmini al sindaco di Adro:
«Via il sole delle Alpi dalla scuola»
Il Pd: finalmente, la mobilitazione ha avuto
successo
Fli: ora gli amministratori paghino danno erariale
Il Gazzettino
18.9.2010
ROMA (18 settembre) - Via il sole delle
Alpi, simbolo della Lega, dalla scuola di Adro, paesino del
bresciano governato dal Carroccio. Il ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini, con una lettera fatta inviare nei giorni scorsi
dal direttore dell'ufficio scolastico della Lombardia, ha chiesto al
sindaco di Adro, Oscar Lancini, di «adoperarsi per la rimozione dal
polo scolastico del simbolo» noto come il «sole delle Alpi». Nel
nuovo polo scolastico costruito ad Adro infatti il simbolo
utilizzato dalla Lega spunta sui tetti, sui banchi, nelle aiuole e
addirittura sui posacenere.
Ieri erano state almeno un migliaio le
persone a partecipare ad Adro alla manifestazione contro
la collocazione del simbolo leghista nella scuola. Il vicepresidente
del consiglio regionale lombardo ed esponente del Pd, Filippo
Penati, aveva appeso una bandiera tricolore sull'inferriata del
nuovo polo scolastico.
Nella lettera del ministero, firmata dal
direttore Giuseppe Colosio, viene dato atto al sindaco di
Adro di aver realizzato «attrezzature didattiche all'avanguardia»,
ma è anche spiegato che non può essere nascosto il fatto che «il
sole delle Alpi» è uno dei simboli utilizzati dalla Lega, il
movimento politico al quale appartiene la maggioranza
dell'amministrazione comunale di Adro. Nella lettera si ricorda
l'attenzione mediatica di questi giorni e si sottolinea che è dovere
dell'amministrazione evitare che la politica di parte entri nella
scuola: la delicatezza della funzione - si legge nel testo - impone
di intervenire anche in caso di solo sospetto, per evitare ogni
possibile strumentalizzazione.
«Finalmente! Ci voleva una grande
mobilitazione civile per spingere il ministro a chiedere
una cosa di ordinario buon senso nonché suo preciso dovere e cioè
togliere il simbolo della Lega dalla scuola di Adro. E finalmente è
arrivata l'eclissi del sole delle Alpi», ha commentato Francesca
Puglisi, responsabile Scuola del Pd. «È una vittoria della
democrazia e della società civile. Continueremo a vigilare perchè la
scuola pubblica resti un bene di tutti», ha concluso.
«Bisogna dare atto al ministro
dell'istruzione di essere finalmente intervenuta per
rimettere ordine nell'incredibile vicenda della "scuola di partito"
di Adro. Ora speriamo che non si apra un braccio di ferro con la
Lega, che d'altra parte ha già ottenuto la pubblicità che voleva»,
ha detto il deputato di Fli Benedetto Della Vedova. «A questo punto
- ha proseguito Della Vedova - spero almeno che le spese per la "deleghistizzazione"
del Polo scolastico, i simboli leghisti sono e vanno tolti ovunque,
non finiscano a carico dei cittadini di Adro, ma degli
amministratori che hanno prodotto, con una scelta sconclusionata,
anche un danno erariale per il Comune».
Il sindaco Lancini è finito per la terza
volta, da quando ricopre l'incarico, al centro della
ribalta mediatica nazionale. Prima del sole delle Alpi era stato per
le «taglie sui clandestini» e poi per la mensa scolastica negata ai
bimbi che non erano in regola con le rette. «La nostra - aveva
spiegato - è stata solo una scelta legata al territorio. Perché se
un determinato segno si vede sui portoni, nelle chiese, fa parte
della storia di un paese, non può essere messo in una scuola? Non è
colpa mia se la Lega lo usa».