Festa in disco per chi «odia la scuola»
E nel promo gli studenti bruciano i libri

Il lancio su Youtube. L’ufficio scolastico: pessimo messaggio.
L'appuntamento è previsto all’Anima-Odissea di Spresiano

di Angela Pederiva da Il Corriere del Veneto, 9.9.2010

TREVISO — Studenti che odiano la scuola. Talmente tanto da volerlo dire al mondo attraverso l’immancabile YouTube, su cui hanno caricato il video promozionale di una festa che si terrà giovedì sera in una discoteca alle porte di Treviso, un evento di fine vacanze chiamato eloquentemente «We hate school». In programma, come viene anticipato nelle stesse immagini choc, anche il rogo dei libri di testo. Il filmato spopola su Internet da tre giorni. Sul canale dei videoamatori, spesso utilizzato dai giovani intenzionati a dare visibilità planetaria alle loro bravate, ne circolano due versioni. A cambiare è pressoché soltanto la colonna sonora, anche se in entrambe le varianti si tratta di un brano di musica house, in un caso significativamente intitolato «I was drunk».

Del resto il programma della serata organizzata all’Anima (un set infrasettimanale del noto dancing Odissea di Spresiano), pubblicizzato sul web, prevede musica dalle 22 alle 4, «free drink» (cioè bevute gratuite) dalle 21.30 alle 00.30 e «sexy animazione con professoresse e libri incendiati». Le riprese del backstage, in cui si vedono distintamente i volti dei ragazzi e delle ragazze, molti dei quali con ogni probabilità minorenni, si concludono proprio con il rogo di un testo. La sequenza delle clip, montata con un ritmo incalzante inframmezzato ogni tanto da qualche voce dei protagonisti, si presenta a metà fra un riassunto dei preparativi ed un invito alla partecipazione. Magliette e cartoncini con l’emblema del party (un cuore rosso barrato con una X, a significare l’avversione per l’imminente ritorno sui banchi), bicchieri di spritz trangugiati davanti al flash del fotografo e all’obiettivo della telecamera, zoomate su scollature generose, inquadratura di un dito medio alzato da un’adolescente ammiccante. E poi quell’accendino, da cui si sprigiona la fiamma che pian piano incenerisce il tomo scolastico, successivamente gettato sul pavimento del locale e calpestato dal gruppetto che ridacchia.

Visualizzato sui computer dell’Ufficio scolastico provinciale, il filmino fatica ad appare agli occhi dei funzionari come una semplice goliardata. «Se è uno scherzo - commenta a caldo Sandro Silvestri, responsabile della sezione interventi educativi - l’hanno pensato molto male. Se ci credono veramente è peggio ancora. Non si scherza con i libri in sé e il messaggio che traspare è pessimo per i ragazzi, per gli amici, per i coetanei e per lo stesso mondo della scuola». Il riferimento è alle studentesse che, con tacco alto e occhiali scuri, trucco pesante ed abbondante décolleté, si atteggiano ad insegnanti sexy. «Dovremo pensare a delle azioni - annuncia Silvestri - per ricordare a questi ragazzi come funzionano le cose. E dovremo anche mettere in guardia le scuole e le famiglie, ricordando loro che si devono occupare pure di questi problemi. Nel corso dell’anno scolastico questa vicenda diventerà sicuramente oggetto di approfondita riflessione. La aggiungeremo agli argomenti su cui stiamo lavorando con la componente studentesca, cercando di attivare delle azioni specifiche su un tema assolutamente da non tralasciare. Mi permetto comunque di rivolgere un invito ai ragazzi, quanto meno a quelli che hanno un briciolo di intelligenza: pensateci bene prima di aderire a questa iniziativa, non si scherza col fuoco». Nell’incendio del libro di testo uno dei ragazzi, per ravvivare la fiammata, spruzza una bottiglia di alcol sul fuoco che arde. In serata il video è stato rimosso.