Presidi che pagano
e presidi che la fanno franca

di Augusto Pozzoli Il Fatto Quotidiano, 26.9.2010

L’ultimo caso sconcertante riguarda un dirigente scolastico milanese: condannato un paio d’anni fa in primo grado ad oltre cinque anni di carcere, è stato ora assolto in appello “perchè il fatto non costituisce reato“. Una condanna pesante, peraltro commisurata con un’accusa infamante: per non aver impdito l’abuso sessuale di un docente su alcuni allievi. La vicenda viene illustrata e commentatata da Federico Niccoli, un esperto di diritto scolastico, su www.scuolaoggi.org e comunque mette in evidenza il difficile ruolo a cui sono chiamati oggi i dirigenti scolastici: praticamente responsabili di tutto ciò che avviene nella propria scuola. Ma davvero pagano sempre? Soprattutto quando c’è di mezzo la “giustizia” dell’amministrazione scolastica succedono cose sconcertanti: presidi che uno 007 ministeriale accusa di gravi irregolarità che tuttavia alla resa dei conti se la cavano senza conseguenze.

Sempre a Milano si è verificato un caso che ora la senatrice Pd Marilena Adamo ha portato in Parlamento con un’interpellanza rivolta al ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini. La senatrice deuncia “la difficile situazione che da anni si trascina al liceo Carducci di Milano ha reso particolarmente problematica anche l’apertura dell’anno scolastico 2010/2011 che è contrassegnata da un crescendo di proteste e contestazioni da parte degli studenti, della maggioranza dei docenti, nonché dei genitori nei confronti della Dirigente Scolastica; già negli anni scolastici precedenti, infatti, studenti, genitori e docenti del suddetto istituto scolastico, avevano rilevato e denunciato attraverso una serie di esposti e proteste diverse irregolarità e opacità sia nella gestione contabile-amministrativa che del personale da parte della stessa Dirigente Scolastica“. Situazione documentata in ben due rapporti di un ispettore, ma nessuno è intervenuto. Chissà perché. Forse grazie a qualche protezione che conta?