Bagnasco e lo stato di salute della scuola.
 Divergono i giudizi di Gelmini e PD

da Tuttoscuola, 28.9.2010

Il cardinale Angelo Bagnasco, nell'apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei, ha dedicato, come è noto, un'attenzione particolare alla scuola.

"Decisiva ci appare, ha detto tra l'altro Bagnasco, la concorde insistenza sulla qualità della scuola, attorno a cui preparazione personale dei docenti, riconoscimento della specifica professionalità, sistema di valutazione e adeguate risorse convergono quali fattori interdipendenti".

"Su tutto - ha aggiunto - però, è la dignità della scuola-istituzione che va salvata per ciò che, a cascata, ne deriva".

Il cardinale ha dichiarato che "Le novità introdotte alle scuole superiori e all'università dalla riforma Gelmini meritano di essere sperimentate, cogliendone tutte le possibili virtualità".

Per Bagnasco, lo stesso "problema dei cosiddetti 'precari' andrà risolto su vie di giustizia e solidarietà, prendendo tutti coscienza che meditate regole di sistema devono nel futuro impedire il riprodursi di situazioni problematiche e dolorose".

Ovviamente il ministro Gelmini ha apprezzato il passaggio sulle sue riforme, dichiarando che "Ho colto nell'invito di sua eminenza, il cardinale Bagnasco, il desiderio di approfondire e cogliere le opportunità e le innovazioni introdotte dalla riforma della scuola superiore".

Di segno opposto il giudizio della rappresentante scuola del PD, Puglisi, che ha osservato: "Il ministro Gelmini, invece di tirare per la tonaca il cardinale Bagnasco, pensi piuttosto a raccoglierne il monito sulla necessità di risolvere la drammatica emergenza dei lavoratori precari della scuola.

Eviti quindi di attardarsi in strumentalizzazioni di dubbio gusto e si decida a convocare, come ha chiesto anche il PD in più occasioni, un tavolo di crisi per i precari".