"Tirocini, accesso limitato, lingue"
Ecco come si diventerà insegnanti

Il ministro Gelmini: «Così basta graduatorie infinite». Si parte da quest'anno

 La Stampa, 10.9.2010

Un periodo di tirocinio svolto direttamente in classe per imparare il mestiere nella pratica. Accesso limitato e programmato alla professione, con un numero di nuovi docenti deciso in base al fabbisogno reale del sistema scolastico. Lauree specifiche a numero chiuso per ciascuna classe di abilitazione, con una migliore e certificata preparazione in inglese e nuove tecnologie. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha presentato oggi le nuove regole per diventare insegnante nelle scuole primarie, di primo e secondo grado.

«Prevediamo una selezione severa, doverosa per chi avrà in mano il futuro dell’Italia e sostituiamo alle vecchie Ssis un percorso di lauree magistrali specifiche e un anno di tirocinio coprogettato da scuole e università, concentrato nel passaggio dal sapere al saper insegnare», ha spiegato il ministro. Il tirocino avverrà direttamente in classe sotto la guida di un docente tutor per avere maggiori garanzie di risultato. L’anno di tirocino, «parte già da quest’anno».

Ha sottolineato Gelmini «il numero di nuovi docenti sarà deciso in base al fabbisogno e con la fine del precariato sarà consentito ai giovani l’inserimento immediato in ruolo».

SCUOLA DELL'INFANZIA E PRIMARIA

Per insegnare in queste scuole sarà necessaria una laurea quinquennale, a numero programmato con prova di accesso che consentirà di conseguire l'abilitazione per la scuola primaria e dell'infanzia; sono rafforzate le competenze disciplinari e pedagogiche, è aumentata la parte di tirocinio a scuola ed è previsto un apposito percorso laboratoriale per la lingua inglese e le nuove tecnologie; si dà una specifica attenzione al problema degli alunni con disabilità, prevedendo che in tutti i percorsi ci siano insegnamenti in grado di consentire al docente di avere una preparazione di base sui bisogni speciali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Sarà necessaria la laurea magistrale ad hoc completata da un anno di tirocinio formativo attivo; è prevista una rigorosa selezione per l'ingresso alla laurea magistrale a numero programmato basato sulle necessità del sistema nazionale di istruzione, composto da scuole pubbliche e paritarie; l'anno di tirocinio formativo attivo contempla 475 ore di tirocinio a scuola (di cui almeno 75 dedicate alla disabilità) sotto la guida di un insegnante tutor; rispetto al percorso della vecchia Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario ci si concentrerà sul tirocinio (incrementato), sui laboratori e sulle didattiche.

PER I VECCHI LAUREATI UN REGIME TRANSITORIO

Il nuovo regolamento su come diventare docente prevede novità anche sulla formazione insegnanti di sostegno («tutti saranno formati», ha detto Gelmini, e la formazione sarà posta in capo alle università in attesa di una futura classe di concorso che qualifichi il servizio) e sui percorsi di specializzazione ’CLIL’ di insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado di una materia non linguistica in lingua straniera). Previsti più inglese (necessaria la certificazione B2 in lingua inglese per abilitarsi) e nuove tecnologie.

Il nuovo regolamento per accedere alla professione di insegnante prevede anche un regime transitorio per i vecchi laureati, che potranno conseguire l'abilitazione per la secondaria di primo e secondo grado accedendo, dietro il superamento delle prove di accesso (test preselettivo, esami scritti e orali), all'anno di tirocinio formativo attivo a numero programmato, attivato già da questo anno accademico. Per l'accesso al percorso è valorizzato il servizio svolto a scuola, il dottorato di ricerca e l'attività svolta in università. Per le nuove lauree magistrali, invece, si partirà dal 2011.

Con un successivo decreto, spiega infatti il Miur, si stabiliranno le lauree magistrali relative al secondo ciclo dell'istruzione, per seguire il percorso di cambiamento del secondo ciclo e delle relative classi di concorso.