Gelmini: ''Sei-sette anni da Tuttoscuola 10.9.2010 Nella conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Chigi in cui ha illustrato le nuove regole per diventare insegnanti, il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini ha affrontato a lungo il tema del precariato. Anzi, ha spiegato il ministro, l'obiettivo del nuovo regolamento sulla formazione iniziale dei docenti è proprio quello di "evitare l'insorgere di nuovo precariato". La Gelmini ha rivendicato i meriti dell'esecutivo nell'aver dato risposte al problema col decreto salvaprecari, per quello esistente, ma di non voler assumersi "la responsabilità di altro precariato. Il governo sta mettendo in campo una serie di iniziative che sono parziali ma sono il massimo che si può fare in questo momento". Il ministro ha poi ricordato le cifre del precariato nella scuola: "I precari nelle graduatorie ad esaurimento sono 220mila, ai quali non aggiungo quelli presenti nelle graduatorie dei singoli istituti. Con riferimento alla responsabilità di questo governo, voglio ricordare che nel 2009 il taglio effettivo è stato di 12mila posti. Quest'anno il taglio è di 25mila posti, di cui 23mila pensionamenti. Stiamo siglando oltre al decreto salva-precari anche accordi con singole regioni". "I posti vacanti - ha proseguito il ministro - sono pari a 20mila. Per 200mila persone il posto di lavoro non ci sarebbe. Si tratta di un problema di disoccupazione pesantissima, per il quale riteniamo di aver dato alcune risposte, ma certo risulta una piaga sociale che ereditiamo e rispetto alla quale in un momento di crisi economica è difficile se non impossibile dare risposte. Occorre valutare - ha aggiunto - tutte le strade possibili per alleviare la situazione del precariato". Per il definitivo assorbimento del precariato, il ministro ha ipotizzato un tempo di "sei-sette anni". "Al ministero abbiamo fatto uno studio - ha spiegato il ministro - e abbiamo visto che nei prossimi anni ci saranno numerosi pensionamenti. E dunque nell'arco di sei-sette anni potremo assorbire il precariato". L'assorbimento del precariato consentirà di fare spazio agli insegnanti formati con il nuovo sistema. "Dal 2011 le nuove lauree previste per diventare docenti - ha chiarito il ministro - partiranno in base ad un sistema di programmazione per cui il numero di nuovi docenti sarà stabilito in base al reale fabbisogno del paese". |