«Stipati come sardine» Classi sovraffollate

SUPERIORI. Dal Maffei al Messedaglia, dalle Montanari al Ferraris: «A rischio anche la sicurezza» I presidi: «Gravi ricadute sulla didattica, penalizzati i più deboli»

 Ilaria Noro da L'Arena.it, 14.9.2010

Alcuni studenti all'entrata del liceo Maffei Stipati come sardine. L'immagine è forte ma grave lo è anche la situazione di sovraffollamento delle classi degli istituti superiori del territorio. La prima campanella dell'anno ha visto confluire nelle stesse aule fino a 34 studenti.

A denunciare il problema sono molti presidi dei maggiori istituti del centro, dal Maffei al Messedaglia, dalle Montanari al Ferraris. «E la situazione nei prossimi anni non potrà che aggravarsi», sostengono.

Se la situazione supplenze e cattedre o spezzoni di orario ancora da coprire sembra essere egregiamente sotto controllo, ciò che preoccupa maggiormente i dirigenti scolastici è il sovraffollamento delle aule, che comporterà gravi ricadute sulla didattica e che penalizzerà soprattutto gli studenti più deboli che difficilmente riusciranno ad essere seguiti in modo adeguato.

«Il numero ideale sarebbe di 22 alunni per classe. Invece la media si aggira sui 28 studenti, soprattutto nelle prime classi», spiega Dino Poli, preside all'istituto tecnico Ferraris. «Un confronto diretto e personale con i ragazzi da parte dei docenti sarà sempre più difficile. Con il risultato che chi è in grado di seguire autonomamente andrà avanti e gli altri finiranno con l'essere lasciati indietro. Ed inizieranno i problemi disciplinari», aggiunge Poli che in quanto ad organico si dice abbastanza soddisfatto. «Abbiamo qualche problema di flessibilità e stiamo aspettando di assegnare una cattedra di matematica ma per il resto è già tutto a regime. Il problema sono invece i bidelli: ne abbiamo due in meno. Il che vuol dire nessun turno pomeridiano e la pulizia delle aule svolta in fretta durante la mattinata», conclude Poli.

Simile la situazione al liceo scientifico Messedaglia, dove il preside Giancarlo Peretti si mostra un pò più positivo. «Le classi sono decisamente numerose, fino a 31 ragazzi. La situazione si aggrava ma quello del sovraffollamento non è una novità, purtroppo. Il nostro compito è prendere atto della situazione e cercare di gestirla al meglio, rispondendo alle esigenze dei ragazzi».

A rimetterci, però, non è solo la qualità della didattica e quindi la preparazione degli studenti. Ma anche la sicurezza. «C'è un decreto ministeriale del '75 mai abrogato che stabilisce lo spazio necessario per ciascun alunno. E lo fissa a 1,96 metri», spiega il preside del liceo classico Maffei Francesco Butturini. «Per rispettare questa normativa avrei bisogno di classi ampie fino a 66 metri quadri. Ma queste metrature non ci sono», aggiunge Butturini. «La questione è grave: con classi tanto numerose diventa impossibile anche portare i ragazzi nei laboratori multimediali e utilizzare la strumentazione richiesta invece dai nuovi programmi».