SCUOLA
Protesta studenti si allarga,
Uds: già partite occupazioni. Maggior parte in
Campania e Toscana ApCOM, 22.10.2010 Roma, 22 ott. (Apcom) - Come vuole la tradizione, anche quest'anno con l'arrivo dell'autunno si espandono negli istituti le rivendicazioni studentesche per un'istruzione di qualità: l'Unione degli studenti ha oggi fornito un quadro riassuntivo delle agitazioni già avviate, da cui scaturisce che sarebbero oltre 100 le scuole dove sono in corso assemblee straordinarie, periodi di didattica alternativa, autogestioni ed in certi casi vere e proprie occupazioni. "Solo in Campania - fa sapere l'associazione di studenti 'medi' - sono 40 le scuole in agitazione, 30 in Toscana, soprattutto a Firenze e Viareggio, 20 in Calabria e a macchia d'olio l'agitazione studentesca si sta spandendo in tutte le regioni. Sono vari anche i casi di occupazione a Cosenza, Messina, a Milano". Sono diverse le richieste sinora formulate dagli studenti al governo: "chiediamo - continua l'Unione degli studenti - il ritiro dei provvedimenti repressivi come il voto di condotta utilizzato come arma di ricatto contro le proteste studentesche, ma soprattutto vogliamo un modello radicalmente alternativo di scuola che già stiamo praticando dal basso nelle scuole in mobilitazione e che rivendichiamo in maniera organica nel progetto di AltraRiforma". Nel progetto di riforma alternativo l'associazione chiede investimenti per l'edilizia scolastica, una legge nazionale sul diritto allo studio, innovazione nei metodi didattici, maggiore democrazia e partecipazione nei processi decisionali nelle scuole. Il testo è stato presentata a fine settembre al ministro Gelmini, in occasione del forum nazionale delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative. L'Unione degli studenti sottolinea che però sino ad oggi non ha "avuto alcuna risposta". Per questo, dopo le mobilitazioni dell'8 e del 16 ottobre, gli studenti manifesteranno ancora: "per dare ancora una volta voce alla protesta che sta vivendo nelle scuole - annuncia l'Uds - scenderemo in piazza nelle principali città il 29 ottobre. Organizzeremo cortei a Roma, Firenze, Torino, Milano, Palermo, Bologna, Bari e saremo a Napoli il 30 ottobre per la manifestazione nazionale promossa dai precari della scuola". |