Sezioni primavera: di R.P. La Tecnica della Scuola, 14.10.2010 Anche quest'anno Stato, Regioni ed Enti Locali hanno sottoscritto l'intesa per il funzionamento delle sezioni primavera destinate ai bambini e alle bambine di 2-3 anni. Il 45% delle risorse finanziarie andrà alle regioni del sud. E’ stato reso noto dal Ministero dell’Istruzione il testo dell’intesa sulle sezioni primavera sottoscritta la settimana scorsa in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni. L’accordo consentirà in tempi brevi di dare avvio alle attività didattiche nelle 1.300 sezioni che già ora sono in funzione in tutta Italia. Il 45% delle risorse finanziarie disponibili sarà destinato alle regioni del sud, mentre alle regioni del nord arriverà una quota pari al 37% (il restante 18% finirà nelle regioni del centro). Il Governo stanzierà una somma di circa 25 milioni di euro, ma anche le Regioni ci metteranno del loro. Il servizio, come è noto, è rivolto ai bambini di età compresa fra i 24 e i 36 mesi, che non possono ancora frequentare la scuola dell’infanzia, alla quale si accede invece a tre anni. Le sezioni potranno essere aggregate ad asili nido o a scuole dell’infanzia, sia statali che paritarie. In realtà da quando sono nate, le sezioni primavera gestite all’interno di scuole dell’infanzia statali hanno stentato a decollare (attualmente sono pochissime decine in tutta Italia); la stragrande maggioranza delle sezioni sono invece aggregate a scuole paritarie o comunali. Molto diversi le posizioni espresse sull'accordo. Daniela Ruffino, sindaco di Giaveno e responsabile Scuola e formazione dell’Anci, così commenta: “E’ un risultato importante, grazie al quale le numerose famiglie con figli tra i 2 e i 3 anni potranno affrontare con tranquillità l’avvio dell’anno scolastico. L’Anci auspica anche che il numero delle sezioni primavera continui a crescere: in questo modo non solo si decongestionano le liste d’attesa per gli asili nido, ma si crea anche maggiore efficienza, perché le sezioni primavera hanno costi medi minori rispetto a quelli dei nido”. “L'approvazione dell'Intesa - evidenzia invece la Flc Cgil - giunge ad anno scolastico inoltrato. Il ritardo ha provocato, ancora una volta, disagi e preoccupazioni per le famiglie che non avevano la certezza dell'attivazione, o della prosecuzione, del servizio per i loro figli”. Ma questo sarà l’ultimo anno in cui l’accordo arriva in ritardo: l’intesa, infatti, avrà durata triennale e questo consentirà di aver certezza sulla prosecuzione del servizio almeno fino al 2012/2013. |