SCUOLA

Dislessia: con nuova legge
disturbo riconosciuto anche da scuola

ASCA, 15.10.2010

(ASCA) - Roma, 15 ott - Vita nuova a scuola per i 350mila studenti italiani affetti da Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) come la dislessia o la discalculia.

Il 29 settembre e' stata infatti varata una legge ad hoc che riconosce questi disturbi e stimola la scuola a individuarli precocemente definendo i luoghi e le tappe del percorso diagnostico-formativo attraverso l'utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi. La legge e i suoi obiettivi sono stati presentati oggi al Senato dall'Aid, Associazione Italiana Dislessia, insieme ai presidenti delle Commissioni Istruzione del Senato, Guido Possa e della Camera Valentina Aprea e altri parlamentari di maggioranza e opposizione, Franco Asciutti e Vittoria Franco, della Commissione Istruzione pubblica e Beni culturali del Senato e Manuela Ghizzoni, della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, a testimonianza di una legge voluta da tutto il Parlamento.

Diritto ad una diagnosi precoce, piani didattici personalizzati, dispensazione da alcune attività (come ad esempio scrivere alla lavagna o leggere a voce alta) e utilizzo di strumenti tecnologici (videoscrittura, calcolatrice e computer) di sostegno. Sono solo alcune delle novità introdotte dalla nuova normativa. Per avviare le nuove disposizioni e' previsto un finanziamento di 2 milioni di euro complessivi per gli anni 2010-2011 per la preparazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici.

Inoltre, qualora non sia disponibile effettuare diagnosi presso le strutture del Ssn, la legge dà la possibilità di effettuarle presso strutture accreditate.

Entro quattro mesi dall'approvazione dovranno poi essere approntate le Linee Guida da parte del Ministero dell'istruzione e l'Aid ha già formulato una proposta sui Piani didattici personalizzati già promossa da Aid per mezzo del suo servizio di assistenza denominato Help-line, al quale sempre piu' genitori, scuole ed insegnanti si rivolgono in cerca di aiuto.

In Italia infatti sono circa 350.000 gli studenti tra i 6 e i 19 anni (il 4-5% degli alunni) affetti da DSA. Ad elaborare i Piani sarà un team dei docenti o il consiglio di classe, anche attraverso una fase preparatoria d'incontro e di dialogo tra docenti, famiglia e specialisti nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze. I docenti, nella stesura del PDP, oltre all'osservazione sistematica e diretta delle caratteristiche di apprendimento dell'alunno, potranno avvalersi del supporto delle indicazioni, delle proposte e dei suggerimenti, presenti nella diagnosi specialistica, stilata sulla base del profilo neuropsicologico del singolo ragazzo, della espressività clinica del disturbo e della fase evolutiva nella quale lo studente si trova. ''Sono soddisfatta, anche come genitore, perche' questa legge riconosce finalmente dopo tante battaglie l'esistenza della dislessia e di altri disturbi specifici di apprendimento stimolando la scuola a individuarli precocemente e definendo i luoghi del percorso diagnostico e didattico'', ha affermato Rosabianca Leo, presidente AID, rivolgendo un particolare ringraziamento ala Fondazione Telecom Italia, ''partner della nostra associazione, che ci ha assicurato nel portare avanti importanti iniziative di formazione, informazione e supporto agli studenti anche in assenza di questa normà'.

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