La Gelmini punta sulla
ricerca contro la crisi

da Tuttoscuola, 15.10.2010

"La sfida dei paesi emergenti si vince con i giovani ricercatori". Lo dice, in una intervista a Libero, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, sottolineando che la 'fase due' della riforma della scuola passerà attraverso "più attenzione alle verifiche" perché i "i mercati richiedono studenti più preparati e noi lo verificheremo".

"Se il nostro Paese vuole competere sul mercato internazionale deve far crescere la cultura tecnica e scientifica nelle giovani generazioni" e quelli della "ricerca e dell'innovazione" sono i campi "su cui i nostri ragazzi devono puntare".

Per il ministro, il fatto che da parte delle imprese si sia "innalzato il livello di istruzione" richiesto per le nuove assunzioni, "significa che abbiamo lavorato nella direzione giusta”. E "il prossimo obiettivo" sarà proprio quello di "migliorare sempre più la qualità del sistema educativo", puntando necessariamente "sulla valutazione". Per rispondere meglio alle esigenze delle aziende poi, "vanno rafforzati i percorsi educativi e la possibilità di accedere a efficaci corsi di formazione iniziale nella transizione dalla scuola al lavoro". Ben vengano anche "stage e tirocini" stando attenti "che non diventino un impiego non giustamente retribuito".

Per far incontrare scuola e mondo del lavoro, secondo il ministro, "è necessario non solo l'orientamento ma una maggiore conoscenza della situazione del mercato del lavoro attuale" e "per il futuro rendere operativi gli uffici di placement, da collocare nelle università e nelle scuole".