Un paio di cose sulla mia
esperienza di insegnante liceale

Massimo Carloni Il Corriere della Sera, 10.10.2010

Caro Severgnini, vedo che, al solito, si parla della scuola o in termini "epocali" (la ministra) o in termini di cronaca spicciola e/o scandalistica (il simbolo della Lega ad Adro, la sponsorizzazione dei banchi a Barletta, il prossimo video scollacciato su YouTube, etc). Vorrei dire solo un paio di cose sulla mia esperienza di insegnante liceale. Immaginate una scuola superiore in cui tutti i genitori decidano - legittimamente - di non versare pił il sostanzioso contributo (minimo € 100) che le scuole chiedono per poter far andare avanti i laboratori (e altro...), ma senza che lo possano imporre (infatti molti genitori gią si astengono da questo balzello).

Che succederebbe? Immaginate una scuola superiore in cui i docenti decidano di osservare scrupolosamente il contratto (e quindi non facciano l'orario al posto del preside, non coordinino le classi e non ricevano i casi "umani" al posto del preside, si rendano indisponibili nelle commissioni elettorali studentesche, non facciano alcun tipo di uscite scolastiche di uno o pił giorni, interroghino oralmente tutti e trenta gli allievi per due volte a quadrimestre bloccando di fatto l'avanzamento del programma, etc..).

Che succederebbe? Al di lą della politica scolastica (assai negletta da tutti gli schieramenti di prima e seconda repubblica) e delle polemiche da bar (i "fannulloni", le 18 ore di lavoro, i 3 mesi di vacanze), resta un fatto: la scuola italiana si regge sul volontariato obbligatorio di molti, spesso non pagato, talvolta malpagato, che per spirito di responsabilitą, spirito missionario o semplice stanchezza morale e mortale assumono sulle loro spalle il peso di tutto nel persistente e dilagante disprezzo dell'opinione pubblica. Qualcuno (al ministero, nei grandi giornali di opinione, tra i lodevoli professionisti nel cui ramo di attivitą non allignano naturalmente mai i fannulloni) si rende conto che se si rompe il vaso di Pandora, se ci rompiamo, sono guai per tutti?

Cordialmente,

carloni59@libero.it