«Levare i simboli: il conto lo paghi Lancini»

LO SCONTRO SULLA SCUOLA DI ADRO. La protesta si è spostata in città, mentre nel Comune franciacortino la Lega rilancia la polemica, annunciando nuovi progetti
In Prefettura, Pd e lista civica Linfa insistono per un rapido intervento Il ministro Gelmini annuncia: «Una soluzione è ormai vicina»

Giancarlo Chiari da Bresciaoggi, 3.10.2010

Chi pagherà la rimozione dei simboli del Sole delle Alpi? Perchè il sindaco leghista Oscar Lancini si dice disposto a toglierli, ma chiede che qualcuno ne sostenga l'onere. Si calcola non meno di 30mila euro per passare un colpo di bianchetto un po' ovunque: cestini, banchi, zerbini, vetri, ecc. Cifra poi smentita dal sindaco, mentre il ministro Gelimi interpellata sulla vicenda ha replicato: «Una soluzione è ormai vicina».
E così la retromarcia del sindaco ha tenuto banco nel presidio di ieri a Brescia, davanti alla prefettura, organizzato dal Pd insieme a Linfa, Cgil, lista civica di opposizione a Adro, associazione e movimenti.

Il presidio ha ironizzato sulla richiesta di Lancini raccogliendo monetine in un piattino con la scritta «colletta per il sindaco di Adro», ma oratori e delegazione che hanno incontrato il viceprefetto Fiamma Spina hanno evidenziato che così non si può andare avanti. Un genitore al presidio aveva addirittura lanciato un ultimatum: «Via i simboli entro dicembre, altrimenti ci pensiamo noi». Tanto da far dire a Gian Mario Casali, capogruppo di Linfa: «Se non interviene il prefetto il conflitto rischia di accentuarsi». Il sindaco che dovrebbe promuovere la concordia punta a dividere e contrapporre i cittadini: ad Adro si stanno raccogliendo le firme per mantenere i simboli nella scuola».

Il concetto è stato ribadito da Filippo Penati, membro della segreteria nazionale: «Siamo qui perché si riporti la legalità in una scuola, perché la scuola di Adro non sia più nelle mani dei cittadini ma delle istituzioni per garantire che sia libera, pubblica e laica».

Manifestanti e oratori hanno insistito sulla rimozione rapida con le spese a carico del sindaco. Il parlamentare Paolo Corsini, affermando di «vergognarsi di essere nato ad Adro per quanto accade» ha poi sottolineato «La Lega a Adro, come in altri comuni, quando governa dimentica di essere al servizio dei cittadini per imporre un concetto proprietario delle istituzioni di tutti». Su chi debba pagare Silvio Ferretti, segretario Pd di Adro, non ha dubbi: «Paghi il sindaco - ha affermato - lui ha messo i simboli senza chiedere a nessuno. Deve toglierli a sue spese: non accetteremo che i cittadini di Adro paghino i 30mila euro necessari per rimuoverli». La delegazione ha ribadito al viceprefetto l'urgenza di rimuoverli subito: «Ci siamo mobilitati per ristabilire la legalità in una scuola, ora è compito del Prefetto di Brescia farla rispettare».