Scuola, al Nord e a Roma
mancano i prof di matematica

Presidi costretti a ricorrere a laureati senza abilitazione

Alessandra Migliozzi Il Messaggero, 4.10.2010

ROMA (4 ottobre) -  Professori di matematica, scienze e materie tecniche in via di estinzione, soprattutto al Nord. Mentre ci sono graduatorie con centinaia di insegnanti iscritti che dovranno aspettare dieci o venti anni per poter essere assunti, allo stesso tempo ci sono discipline in cui è difficile assegnare le cattedre perché mancano i candidati. In quel caso bisogna affidarsi alle liste dei supplenti di istituto, mini-graduatorie composte da laureati o professionisti senza abilitazione alla docenza. Il fenomeno è stato “mitigato” in parte dai tagli all’organico, ma le carenze restano in molte grandi città come Roma o Milano. Gli studenti non sempre hanno la garanzia di una didattica di alto livello e subiscono il cambio di insegnanti. Mentre i lavoratori più competenti, in attesa che le nuove norme sulla formazione partano, oggi non possono abilitarsi. «In molti casi sono docenti che da anni insegnano la stessa disciplina- dicono i presidi- altre volte bisogna ricorrere a neo laureati o ai professionisti, soprattutto per le materie tecniche. Non sempre riusciamo a garantire il meglio».

All’origine del fenomeno ci sono il blocco dei concorsi, delle abilitazioni per medie e superiori e il sistema rigido delle graduatorie che non consente scambi fra province: se a Milano non ci sono più prof di matematica da chiamare per le supplenze mentre a Brescia avanzano, la cattedra vuota finirà in mano a un non abilitato perché non è possibile smistare i docenti. Secondo i dati del ministero dell’Istruzione alle medie l’8,3% delle graduatorie risulta esaurito, il 15,4% sono virtualmente esaurite (ci sono meno docenti dei posti disponibili), il 9,6% sono in via di esaurimento. Le percentuali delle superiori sono: 25,2% esaurite, 7,3% virtualmente esaurite, 5,9% in esaurimento. Le liste esaurite di fatto e virtualmente corrispondono al 4% dei posti a livello nazionale. Il fenomeno riguarda le materie più tecniche. Ma sono sempre più toccate anche quelle scientifiche e la matematica. Secondo il Miur a Torino è virtualmente esaurita la graduatoria di scienze matematiche, chimiche fisiche e naturali, che è in esaurimento anche a Roma e Milano. «A Cremona - spiega Mauro Colafato, segretario locale della Uil Scuola - alle medie sono avanzate ore di matematica, ma non c’erano più docenti in graduatoria: sono state date a non abilitati». Problemi con lo spagnolo e la geografia si registrano alle medie e alle superiori in Liguria. A Torino per molte materie tecniche, dalle discipline meccaniche all’arte del tessuto, le graduatorie sono esaurite. «Per trovare un docente di tecnologia devo andare a bussare all’università o all’albo degli ingegneri» dice Roberto Pellegatta, preside dell’istituto Meroni di Lissone (Monza). A Torino la preside del circolo Gabelli, Nunzia Del Vento, che ha anche un corso per adulti, dovrà assegnare ore di matematica a non abilitati. Anche a Roma si comincia a chiamare dalle graduatorie di istituto per la matematica. «In Piemonte - spiega il direttore dell’Ufficio scolastico, Francesco De Sanctis - c’è il problema delle materie scientifiche, ma penso che la nuova normativa sulla formazione dei docenti ci verrà incontro con i tirocini abilitanti per chi ha già lavorato nella scuola».

La Uil Scuola chiede «un reclutamento non indifferenziato da fare subito su quelle discipline dove non c’è più personale in graduatoria - dice il segretario Massimo Di Menna - dove non c’è un titolare in cattedra si potrebbe pensare a forme di reclutamento veloci che premino il merito e garantiscano un futuro al lavoratore e qualità didattica agli studenti». Intanto la Fondazione Agnelli, nel suo Rapporto sulla scuola datato 2009 ha avvertito: «Per le aree di elettronica e di matematica, ma anche per quella sanitaria non sarà facile coprire i vuoti fisiologici che si stanno aprendo negli organici per effetto dei pensionamenti dei titolari».