La Lega apre ai docenti
residenti fuori regione

da Tuttoscuola, 6.10.2010

Nelle dichiarazioni dei mesi scorsi e nelle proposte di legge presentate in Parlamento, la Lega ha sempre previsto, per il reclutamento degli insegnanti, la precedenza assoluta a favore dei docenti residenti in regione con conseguente accodamento di coloro che invece avevano residenza altrove.

Ora i rappresentanti del Carroccio hanno cambiato idea, come ha annunciato il senatore Mario Pittoni, capogruppo Lega Nord in Commissione Istruzione, durante il convegno organizzato a Roma dalla Gilda degli Insegnanti, 'La scuola italiana dal centralismo alla regionalizzazione: parabola a nuovo impulso?'.

Il nuovo modello di reclutamento cui punta la Lega Nord e che è stato presentato alcuni giorni fa, sottoforma di progetto di legge, al ministro Gelmini, prevede di collocare i futuri insegnanti all'interno di albi regionali, dopo un test d'accesso per valutare il merito, ma senza più barriere per gli aspiranti docenti che provengono da fuori regione.

"A differenza di quello originario - ha detto Pittoni - il progetto di legge non parla di residenza degli insegnanti, ma di domicilio professionale, come è scritto anche nelle normative europee. Questo progetto lascia a chiunque, cittadini italiani e comunitari, la possibilità di partecipare ai concorsi regionali".

Il progetto prevede l'accesso nella sezione `A' dei 229mila iscritti nelle graduatorie a esaurimento che possono concorrere per il 50% dei posti disponibili. L'altro 50% è riservato ai nuovi abilitati i cui punteggi vengono calcolati - ha sottolineato il senatore della Lega - per il 20% sulla base dei titoli e per l'80% attraverso un test, che deve essere messo a punto dall'Invalsi".