Mariastella, ma era davvero il caso?

Livorno non è una Adro-bis

da TGCOM, 18.10.2010

Ma era davvero il caso di mandare gli ispettori alla scuola di Livorno? Ho una grandissima stima per il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e seguo con grande fiducia il suo impegno per riformare finalmente la scuola, abolendo vizi e inefficienze che perdurano da troppi anni. E sono convinto che la Gelmini, oltre che buone idee ed energia per portarle avanti, abbia dato prova in questi anni anche di grande capacità politica, nel gestire situazioni difficili. E proprio per questo mi chiedo: a che servono quegli ispettori? A che serve farli partire in tutta fretta, in una domenica d’ottobre, per andare a verificare una situazione che, per altro, dura da mesi?

E’ come se ci fosse una certa fretta nel fare di Livorno, sulla scorta di una denuncia del “Giornale”, una sorta di Adro-bis. Senza rendersi conto che c’è una bella differenza tra il mettere i simboli della Lega su una scuola nuova, zerbini e cestini della spazzatura compresi, e mettere una targa con bandiera rossa su un edificio storico, cioè quello che nel 1921 vide nascere il Pci. Fra l’altro la targa e la bandiera, in questo caso, non sono nemmeno nella scuola, ma solo sul retro del palazzo. Il vero rischio, nella circostanza, non è farsi travolgere dall’ideologia, quanto piuttosto farsi travolgere dal ridicolo…

“Non c’è relazione fra quel palazzo e la scuola”, ha confermato anche Marco Taradash, capogruppo a Livorno e consigliere regionale del Pdl. E ha aggiunto: “Ci sono cose più urgenti, abbiamo altro di cui occuparci”. Ecco, proprio così: la Gelmini si sta occupando, e bene, delle cose più urgenti della scuola. Perché offrire il fianco alla critiche inseguendo una Adro-bis che non esiste? Il ministro dell’Istruzione sta combattendo una giusta battaglia per avere una scuola migliore con bilanci più in ordine. Ecco, fra le spese che si potevano evitare, forse c’è anche quella di questi ispettori.