«Contestano i tagli, sanzioni
I sindacati: «Li accusano di danneggiare
l'immagine della scuola. di Luisa Ciardi La Nazione, 29.10.2010
«UN AUMENTO dei provvedimenti disciplinari nei confronti degli
insegnanti, pochi posti per il sostegno e, per protesta, il blocco
delle gite». Dopo le manifestazioni di precari, universitari e
studenti delle superiori, scendono in campo i sindacati degli
insegnanti. Ieri i segretari provinciali Alessandro Rapezzi (Flc
Cgil), Antonella Velani (Cisl Scuola) e Valerio Cai (Gilda-Unams),
hanno denunciato le condizioni della scuola fiorentina. Al primo
posto delle emergenze la situazione del sostegno in deroga, ovvero
dei posti assegnati per casi di handicap gravi. «L'ufficio
scolastico provinciale hanno spiegato Cgil, Cisl e Gilda aveva
chiesto 135 insegnanti, ma si è sentito rispondere dall'ufficio
scolastico regionale che la domanda andava riformulata. Siamo così
arrivati alla richiesta di 85 insegnanti, ma alla fine ne sono stati
concessi appena 57. Questo significa che alunni e alunne che
avrebbero avuto diritto al sostegno, non lo avranno o dovranno
dividerlo con altri. Il tutto con il rischio che le famiglie
facciano ricorso al Tar». Problemi sono stati denunciati anche
relativamente al personale Ata (custodi, amministrativi e personale
tecnico) e ai supplenti. Altra questione spinosa, secondo i
sindacati, l'aumento delle contestazioni di addebito (provvedimenti
disciplinari) dei dirigenti scolastici nei confronti dei docenti.
«Siamo arrivati a una media di 2/3 contestazioni al mese per ogni
scuola fiorentina spiega Rapezzi della Cgil contro una al mese
dell'anno passato. Possibile che gli insegnanti siano
improvvisamente diventati indisciplinati? A noi sembra piuttosto un
clima nuovo, lo stesso nel quale i ragazzi che occupano la scuola
vengono denunciati dal preside». Le contestazioni sono legate a
varie questioni (violazioni deontologiche, mancanze amministrative e
professionali) e possono concludersi (anche se raramente) con la
sospensione dello stipendio per dieci giorni o con una segnalazione
al Provveditorato. «Alcuni dei casi più contestabili ha spiegato
Valerio Cai riguardano insegnanti che hanno denunciato in
manifestazioni pubbliche o alla stampa le difficoltà della scuola.
Hanno raccontato che mancava la carta igienica e sono stati accusati
di danneggiare il buon nome della scuola. Un altro caso, apparso
anche sui giornali, è stato quello della maestra di Greve che ha
strappato l'immagine della Madonna di Fatima arrivata insieme a un
bollettino per le offerte: contestazione anche per lei». I SINDACATI
hanno sollevato poi la questione delle procedure di contrattazione
per i fondi di istituto. «Questa contrattazione hanno detto è
essenziale per decidere varie attività, ma il 50% dei 125 istituti
fiorentini non l'ha ancora avviata. L'obiettivo dei presidi è
allungare i tempi e arrivare al nuovo anno quando, in base alla
normativa Brunetta, potranno decidere con più autonomia». Oltre ad
aver annunciato a proposito un contenzioso sindacale, Cgil, Cisl e
Gilda, hanno invitato i docenti a bloccare le gite «per destinare i
fondi ad attività più essenziali e far emergere i problemi della
scuola». Alla manifestazione avrebbero già aderito numerosi
insegnanti del liceo linguistico Pascoli, del professionale Elsa
Morante, dell'alberghiero Saffi, degli scientifici Gobetti, Giotto
Ulivi e Rodolico e dell'Itt Marco Polo. Prevista anche una
manifestazione entro il 15 dicembre. Oggi invece, giornata di
agitazione studentesca nell'Ateneo con volantinaggi e proteste. Ma
la protesta dei sindacati ha provocato la reazione del Pdl.
«Proporre il blocco delle gite scolastiche non è che il più bieco
dei tentativi di montare una protesta: pur di scatenare la gazzarra
contro il Ministro Gelmini si privano gli studenti di una delle
esperienze più significative della vita scolastica ha commentato
Tommaso Villa, consigliere regionale del PdL e coordinatore della
Giovane Italia Toscana . Con questa proposta si vuol far passare tra
i ragazzi un messaggio falso: «Per colpa del Governo per quest'anno
niente gita». Ma sarebbe corretto ricordare che in estate si
disegnavano scenari tetri per la scuola. Invece, molti dei problemi
paventati allora non si sono concretizzati». E il Pdl annuncia anche
una contromanifestazione con gazebo lo stesso giorno in cui la
organizzeranno i sindacati. |