Una banca dati dei permessi per i disabili Prevista dalla legge del collegato sul lavoro per controllare eventuali utilizzi impropri da Tuttoscuola, 21.10.2010 L’art. 23 della nuova legge sul lavoro, approvata in via definitiva dalla Camera, prevede, tra l’altro, che tutte le amministrazioni pubbliche, istituzioni scolastiche comprese, comunichino alla Funzione pubblica i nominativi dei dipendenti che fruiscono di permessi (di norma tre giorni al mese) per assistere familiari in situazione di gravità di handicap, secondo quanto previsto dall’art. 33 della legge 104/1992. Oltre al nominativo del dipendente, dovrà essere comunicato anche quello del familiare assistito, comprensivo dei dati sulla residenza e, se questi è eventualmente dipendente da una amministrazione pubblica, anche la denominazione di quest’ultima (i lavoratori con handicap hanno, a loro volta, diritto a permessi a causa della loro disabilità). Nel comunicare i dati del familiare, il dipendente dovrà ovviamente precisare anche il grado di parentela, e, se riferito a figli, la specificazione dell’età di questi ultimi, se maggiore o inferiore ai tre anni. Infine dovrà anche essere comunicata esattamente la quantità (in ore e giorni) dei permessi complessivamente goduti nell’anno precedente e per ciascun mese. Come si può intuire, questa banca dati, oltre a dar conto puntualmente della dimensione del fenomeno dei permessi per handicap (tendenze, localizzazioni, ecc.), può consentire l’incrocio di dati e rilevare eventuali abusi dei dipendenti. |