Invalsi, valutati anche
gli studenti delle superiori

Emanata la direttiva ministeriale n. 67/2010

da Tuttoscuola, 27.10.2010

L’Invalsi, Istituto per la valutazione del sistema di istruzione, ha rilevato in questi ultimi anni gli apprendimenti conseguiti dagli alunni della scuola primaria (classi seconde e quinte) e della scuola secondaria di I grado (prime classi) per le discipline di italiano e matematica.

Per le rilevazioni effettuate nel maggio scorso è in atto in questi giorni la restituzione ad ogni scuola dei dati rilevati.

Per il 2010-11 c’è una novità rilevante: anche gli istituti di istruzione secondaria superiore, oltre alle scuole primarie e secondarie di I grado, parteciperanno alla rilevazione degli apprendimenti condotta dall’Invalsi per le stesse discipline di italiano e matematica.

Lo prevede espressamente la direttiva ministeriale n. 67 del 30 luglio scorso, registrata in questi giorni dalla Corte dei Conti, che dispone la rilevazione degli apprendimenti degli studenti della seconda e quinta classe della scuola secondaria di II grado.

Per la quinta classe, precisa la direttiva, è inoltre particolarmente importante che l’Istituto (Invalsi) avvii un processo per la produzione di prove da utilizzare negli esami di Stato predisponendo a tal fine uno specifico progetto di fattibilità analizzando anche la possibilità di predisporre prove centrate sulle competenze di base da proporre, su base volontaria, agli studenti diplomati in vista della erogazione da parte di alcune Regioni interessate di borse di studio basate sul merito.

Si prepara, dunque, la prova nazionale per gli esami di Stato di cui ha parlato più volte il ministro, anche se non sarà operativa per il 2011.

La direttiva contiene un altro passaggio interessante laddove prevede che l’Invalsi debba “progettare e mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche prove di valutazione degli apprendimenti relative a nuove aree disciplinari con priorità alla lingua inglese e alle scienze, finalizzate a consentire alle scuole di progettare specifici percorsi di autovalutazione e di miglioramento della qualità. A tal fine l’Istituto è invitato a far pervenire un piano di fattibilità in modo da graduare gli interventi in un ambito pluriennale”.

In futuro, dunque, oltre alla rilevazione degli apprendimenti di italiano e matematica potranno esserci anche prove per rilevare i livelli di conoscenza degli studenti in lingua inglese e in scienze.