Confindustria preferisce
gli istituti tecnici ai licei

da Tuttoscuola, 28.10.2010

Dal prossimo anno scolastico potrebbe essere abolita la gratuità dei libri di testo della scuola elementare. Il grido d’allarme viene dall’on. Ghizzoni, capogruppo del PD nella Commissione Cultura della Camera.

“Con un colpo secco il governo ha abolito la gratuità dei libri di testo nella scuola elementare per il 2011 e ridotto di oltre il 75% i fondi per le borse di studio nelle università. Veramente un brutto giorno per la scuola e gli atenei italiani, ancora una volta oggetto delle attenzioni vampiresche del duo Gelmini-Tremonti”. Lo ha dichiarato l’on. Manuela Ghizzoni (Pd) che ha posto l’attenzione “sui tagli contenuti nella legge di stabilità che, per il 2011, azzerano il fondo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri nelle scuole elementari e tagliano di oltre 75 milioni di euro il fondo per l’erogazione delle borse di studio che passa così da 100 milioni di euro a 25 milioni di euro.

“Dalla Lega, che oggi ci ha aggredito in commissione per aver sollevato questi due temi, - ha aggiunto la Ghizzoni - pretendiamo coerenza perché votare oggi contro tutti i nostri emendamenti che rifinanziavano questi fondi vuol dire appoggiare la politica centralista del governo che si inserisce anche nelle scelte delle regioni, come nel caso delle borse di studio. Altro che federalismo”.

Secca la replica di Viale Trastevere: ''Per entrambi i settori, i fondi saranno regolarmente garantiti'', sono informazioni prive di fondamento''.

Una polemica che già si era riproposta lo scorso anno, il 24 novembre, con la stessa dinamica: allarme dell'opposizione sui libri gratis al primo corso di scuola; replica con rassicurazioni del Miur.

Non è la prima volta che si parla di abolire la gratuità dei libri di testo nella scuola elementare.

Il costo dei libri di uno scolaro di scuola elementare vale oggi in media 29 euro ed è compreso tra i 18,29 euro per un alunno del secondo anno e 41,44 per uno dell’ultimo anno. Cifre ben lontane dai prezzi che le famiglie sostengono per i libri della scuola media o della scuola superiore; cifre che, comunque, non impensieriscono i genitori, visto che i contenuti costi dei testi nella scuola primaria sono tuttora a carico dei Comuni.