Cattedre alle capre da ReteScuole, 25.10.2010
Su Il giornale del 20/10/2010 è apparso un articolo sul sostegno che
trovate in fondo. “Salgono così a 12.218 le cattedre di sostegno complessivamente attivate in Lombardia, a fronte di 28.148 alunni disabili che frequentano le scuole statali.” Siamo cioè ad un rapporto insegnanti di sostegno/alunni disabili di 1:2,3. Superiore persino a quanto stabilito dal Ministero, che prevede un rapporto di 1 insegnante ogni 2 bambini. A partire da questa situazione di assoluta illegalità, e per giustificarla, si imbastisce, utilizzando con i precari il solito metodo Boffo, un immaginario racconto fatto di avventurieri senza alcuna preparazione che dovrebbero ricoprire le cattedre di sostegno. “I posti saranno coperti … da personale senza alcun tipo di preparazione per seguire questi bambini” – questa la dichiarazione del funzionario Luca Volontè del Provveditorato di via Ripamonti. E agli occhi del lettore si apre uno scenario di bestie ignoranti assetate di prebende, che solo nel migliore dei casi non saranno un danno per i bambini. La realtà è ben differente …. Tutti ricordiamo le interviste del direttore regionale Colosio raggiante di metà agosto, che affermava che tutto sarebbe stato pronto per il suono della prima campanella. Adesso ci dice candidamente che ha dovuto concedere più di 500 cattedre per venire incontro alle necessità (non ad un frivolo "di più") legate al sostegno scolastico. Dire "necessità" in questo caso equivale a dire che ragazzi e ragazze disabili devono ancora essere posti in condizione di studiare e vivere serenamente il loro tempo scuola. A chi spettava il compito di preparare l'organico di sostegno in tempo utile per l'avvio delle attività didattiche (1 settembre)? Naturalmente non ai disabili e alle loro famiglie, né tantomeno ai docenti di sostegno, precari o di ruolo che siano. Spettava, come è ovvio, al provveditore Colosio e al suo ufficio, cioè a quella stessa persona che oggi, invece di presentare delle dignitose dimissioni, scarica su altri (ai quali mai viene concesso diritto di replica) le proprie colpe. Ancora oggi il direttore regionale prende tempo accampando scuse alle quali solo una stampa prezzolata e genuflessa può dare credito. Vuole attendere che finisca il primo quadrimestre per provvedere a completare gli organici o vuole rimboccarsi le maniche e mettersi finalmente a lavorare rinunciando al palcoscenico che tanto ama? Sa, il signor Colosio, che entro il prossimo mese dovrebbero essere consegnate le programmazioni individualizzate per gli alunni disabili e che, con la propria negligenza, sta compromettendo il regolare svolgimento del loro anno scolastico? Ma veniamo a cosa dovrebbe fare ora, prima magari, di presentare le dovute dimissioni. - Provvedere a nominare a partire dalle graduatorie provinciali ad esaurimento, che, almeno per quanto riguarda le scuole superiori, sappiamo essere sono tutt'altro che esaurite. Il personale inserito in quelle graduatorie è tutto, indistintamente, specializzato per l'insegnamento del sostegno, ha quindi alle spalle almeno 8 anni di studi universitari (5 + 2 di abilitazione + 1 di specializzazione). - Qualora quelle graduatorie dovessero esaurirsi non deve convocare personale non specializzato, ma passare a nominare "dalle code", cioè altro personale specializzato che da altre parti d'Italia ha dato la disponibilità ad insegnare in Lombardia. - Ciò fatto, qualora anche queste graduatorie dovessero esaurirsi (ma ne dubitiamo) saranno i presidi a cercare il personale, prima specializzato, poi, sempre nell'eventualità non lo trovino, "semplicemente " abilitato (minimo 7 anni di studi universitari). Anche in questa ultima ipotesi, però, ci sia consentita una osservazione: di chi sarebbe la colpa se il personale specializzato dovesse rivelarsi insufficiente? Dei soliti, bistrattati precari, o di un governo che appena insediatosi ha cancellato le scuole di specializzazione per l'insegnamento impedendo a chiunque di abilitarsi? Qualcuno, giustamente, potrà osservare che il criterio di reclutamento descritto è ancora lungo, che siamo a fine ottobre... bene, ragione in più per mettersi a lavorare e fare oggi quello che colpevolmente non si è fatto a tempo debito, a luglio.
Insegnante di sostegno di Alessandra Pasotti
Dopo l’appello dei genitori per avere più assistenza, arrivano le
nuove cattedre. Ma ora non si trovano i docenti. Si pescherà nel
calderone dei precari. L’Ufficio scolastico: "Così rischiamo di
avere professori poco specializzati" |