Risorse per l'istruzione, da Tuttoscuola, 12.11.2010 Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini per le risorse in finanziaria alla scuola paritaria. "Credo - ha detto il ministro in occasione della conferenza stampa per l'edilizia scolastica svoltasi a Palazzo Chigi - che sia stato fatto un grande sforzo da parte di tutto il governo e di questo ringrazio il presidente Berlusconi e il ministro Tremonti e tutti perché si è dato al sistema della formazione, scuola e università la giusta priorità, la giusta importanza". "Sono state trovate - ha sottolineato Mariastella Gelmini - risorse per il sistema universitario, per il diritto allo studio perché questo è la vera emergenza di questo paese. Abbiamo bisogno di concretizzare il principio costituzionale che prevede che tutti i ragazzi meritevoli, ancorché privi di mezzi, devono ricevere il più alto livello di istruzione". "Sono state trovare le risorse non solo per le scuole paritarie - ha aggiunto - ma anche per le spese di funzionamento e per le supplenze nella scuola pubblica, quindi credo che come ministro non possa dirmi che soddisfatta". Immediata è arrivata però la replica dell'opposizione, per voce della responsabile Scuola del Pd Francesca Puglisi: "Il ministro Gelmini spera di salvarsi l`anima reintegrando soldi alle scuole paritarie. Peccato che si sia dimenticata di reintegrarli anche alla scuola pubblica". "La titolare dell`Istruzione concede, infatti, 245 milioni di euro alle scuole paritarie, ma non reintegra nulla del devastante taglio di 8 miliardi alle pubbliche. Quel che è più grave è che il ricco finanziamento alle scuole paritarie non garantisce il ripristino dei 103 milioni destinati ai libri di testo per le famiglie bisognose" (pare però che oggi questa somma sia stata trovata, cfr. Nei fondi di stabilità, compare la gratuità dei testi per le primarie, NdR). "Come se non bastasse - prosegue l'esponente democratica – i fondi alle paritarie, prima assegnati dagli Uffici scolastici regionali, sono ora concessi direttamente dal ministero. Ciò significa meno possibilità di controllo sul servizio che le paritarie svolgono. E fa sorgere il dubbio che i finanziamenti possano trasformarsi in tante prebende concesse con discrezionalità". |