Valutazione: le ragioni del ministro da Tuttoscuola, 18.11.2010 Nel suo intervento introduttivo di questa mattina il ministro Gelmini ha ricordato di aver evidenziato fin dall’inizio del suo mandato, e già nel suo primo incontro con i sindacati (giugno 2008), l’intenzione di valorizzare il lavoro degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. Autonomia, valutazione e merito erano e restano a suo giudizio le parole chiave per una strategia volta a sostenere e migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione del nostro Paese. Per questo, ha aggiunto il ministro, “pur nella necessità di contenere la spesa pubblica che, anche come scuola, abbiamo dovuto sopportare, ho voluto che il 30% dei risparmi fosse restituito alla scuola per la valorizzazione professionale dei suoi operatori”. Successivamente non tanto il blocco triennale della contrattazione quanto l’eliminazione degli scatti di anzianità ha creato, secondo Gelmini, una “situazione oggettivamente penalizzante” per il personale della scuola, che è stato possibile rimuovere solo utilizzando “parte significativa di quel 30%”. Questo non può significare, però, rinunciare ad avviare “un processo virtuoso, necessario e urgente anche in vista dell’appuntamento, nel 2012, del rinnovo del contratto nazionale”, che dovrà rivedere un impianto retributivo obsoleto e incapace di valorizzare la professionalità. Per questo sarà avviata fin dal corrente anno scolastico la sperimentazione di forme di valutazione sia del merito individuale dei docenti (in 20 scuole a Napoli e Torino) sia dell’efficacia delle istituzioni scolastiche (nelle scuole secondarie di primo grado di Pisa e Siracusa). Il numero degli insegnanti premiati individualmente (con un importo corrispondente a una mensilità) sarà il 20% di quelli in servizio nelle scuole oggetto della sperimentazione. L’adesione delle scuole, ai fini della valutazione individuale dei docenti, sarà comunque volontaria e subordinata a una delibera del collegio dei docenti. Invece per la valutazione delle scuole saranno considerate tutte le istituzioni delle due località individuate (Pisa e Siracusa), e al 15% di esse - quelle valutate meglio - saranno assegnati 70.000 euro, da redistribuire tra il personale. Per ulteriori dettagli tecnici rinviamo alla nostra precedente notizia che dava conto del comunicato del Miur. |