Verso l'ora x per l'anzianità

da Tuttoscuola, 17.11.2010

In vista dell’incontro sindacale di domani al ministero dell’istruzione per concordare e definire il decreto sugli scatti di anzianità, è forse opportuno fare il punto della situazione.

Una settimana fa alcuni sindacati della scuola hanno informato che la Ragioneria generale dello Stato aveva certificato la disponibilità dei fondi da destinare alle progressioni di carriera degli insegnanti che hanno maturato, o matureranno, il passaggio di gradone entro il 2010, per una cifra complessiva che ammonta a 359 milioni di euro, cioè il 30% dei risparmi derivanti dai tagli agli organici, come previsto dall’art. 64 della legge 133/2008.

La Gilda (www.gildains.it), sulla base di quei dati, ha osservato che "poiché per corrispondere gli scatti maturati nel 2010 sono sufficienti 320 milioni, ne avanzeranno 39 per il cosiddetto merito”. Fin qui tutto ok, ma Gilda si spinge oltre, affermando che” I conti tornano anche per il prossimo anno, per il 2012 e per gli anni successivi: a fronte di un fabbisogno stimato per il 2011 pari a circa 600 milioni, è prevista una disponibilità di 664 milioni, mentre dal 2012 in poi i circa 900 milioni annui necessari per garantire il pagamento degli scatti di anzianità saranno coperti da 957 milioni di euro l’anno”.

“Per poter liquidare le spettanze retributive - conclude la Gilda - adesso non resta che aspettare il decreto interministeriale, la cui emanazione dovrebbe avvenire entro la fine di novembre. Ci auguriamo che il provvedimento disponga la piena restituzione dei gradoni e che non nasconda qualche cavillo per ostacolarne il ripristino".

Gilda non parla della legge 122/2010 che, sui futuri scatti di anzianità sembra essere molto precisa quando all’art. 9, comma 23 prevede che “Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti”.

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