Maturità: in matematica
commissari di manica larga

L’Invalsi pubblica un’analisi sulle prove d’esame ricorrette dagli esperti

a Tuttoscuola, 26.11.2010

Una strana contraddizione del nostro sistema di istruzione è quella che, a fronte di un elevatissimo numero di studenti che, con selezione minima, superano l’esame di Stato con un crescente aumento della media delle votazioni conseguite, vi è una diffusa situazione di scarsa competenza generale e strumentale che emerge nei successivi percorsi universitari e nei confronti internazionali.

Le diverse indagini nazionali e internazionali convergono nel mostrare come, in matematica, gli apprendimenti e più in generale le competenze degli studenti - e in seguito anche degli adulti italiani - siano nettamente al di sotto delle medie dei paesi considerati.

Per indagare in modo approfondito su questa criticità di competenze che, oltre alla matematica, colpisce anche la lingua italiana, l’Invalsi (l’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema di istruzione), in collaborazione con l’Accademia della Crusca, ha condotto due particolari studi sulle prove di italiano e di matematica sostenute da studenti della maturità 2009.

Dopo aver pubblicato nel giugno scorso un apprezzato studio di analisi delle prove di italiano dell’esame di Stato del 2008-09, l’Invalsi pubblica ora un’analoga ricerca valutativa sulle prove di matematica sostenute nel corso di quell’esame.

Come allora, l’analisi è stata condotta ricorreggendo e valutando nuovamente le prove di un campione di oltre 500 studenti da parte di esperti insegnanti di scuola secondaria in servizio e con una consolidata esperienza di commissari esaminatori. Ciascuno degli elaborati scelti a campione è stato corretto da due correttori, appositamente formati, con l’ausilio di una maschera di correzione elaborata dall’Unione Matematica Italiana in collaborazione con l’Invalsi.

Lo studio di analisi delle prove di matematica, accessibile sul sito dell’Istituto (www.invalsi.it), assieme agli altri dati raccolti e elaborati dall’Invalsi, aiuta a comprendere meglio dove e perché si crea questo distacco tra i nostri ragazzi e i loro coetanei degli altri paesi.

Le nuove valutazioni sono state messe a confronto di quelle dei commissari d’esame, risultando in gran parte con votazioni molto al di sotto di quelle assegnate a suo tempo. In sintesi, la ricorrezione evidenzia che più della metà degli studenti hanno difficoltà sostanziali in matematica, accumulate lungo tutto il percorso scolastico e una piccola frangia di studenti "di eccellenza".

Secondo i correttori Invalsi, è risultato insufficiente il 54,7% dei ragazzi; secondo i commissari d’esame, invece, soltanto il 21,3%. Per i primi le "eccellenze" (cioè i voti massimi) sono state conseguite dal 6,8% (cioè uno studente ogni 15), mentre per i secondo i bravissimi sono stati quasi il triplo (22,7%, cioè più di uno studente ogni cinque).

La notevole differenza di valutazione mette in evidenza un quadro non confortante dei livelli di preparazione dei nostri ragazzi, ma, nello stesso tempo rivela come nella valutazione d’esame le variabili che maggiormente influenzano, a livello statistico, il voto assegnato dalle commissioni sono quelle relative alla carriera scolastica dello studente.