ISTRUZIONE. La Regione Veneto ha deciso la
riorganizzazione Presidi, sarà una rivoluzione
Per avere un proprio dirigente le scuole devono avere
da L'Arena.it, 1.11.2010 Scuole, scatta la riorganizzazione amministrativa voluta dalla Regione. A breve sindaci, assessori provinciali e ex provveditori dovranno predisporre per ogni provincia, se non lo hanno già fatto visto che la scadenza era la fine di ottobre, una proposta di riorganizzazione della rete scolastica locale sulla base delle indicazioni generali stabilite dalla Regione Veneto.
I paletti fissati dalla Regione sono precisi: gli istituti scolastici,
se vogliono avere una propria presidenza (che comprende un dirigente
e il personale collegato, in media cinque-sei persone) devono avere
almeno 500 alunni (con deroga nelle aree di montagna dove il minimo
richiesto è di 300 alunni). In caso contrario si provvederà
all'accorpamento delle presidenze con altri istituti per cui lo
stesso dirigente scolastico con una solo segreteria sovraintenderà a
due istituti scolastici, norma destinata a suscitare più di qualche
polemica. Per le scuole materne, elementari e medie inferiori si
procederà con gli stessi parametri costituendo, con l'accorpamento,
un «istituto comprensivo».
La nuova mappatura della scuola pubblica in Veneto considera però
anche le dimensioni delle singole scuole (gli edifici nei quali si
svolge l'attività scolastica) per le quali sono previsti degli
specifici parametri minimi di alunni: 30 alle materne, 50 alle
elementari e 45 per le medie inferiori. Per il sindacalista, egli stesso insegnante elementare, vi è anche un altro risvolto da considerare: la dispersione del personale nelle piccole classi riduce la possibilità di spalmarlo in modo più omogeneo sulla base del numero di alunni e quindi di determinare la diffusione di situazioni estreme: docenti con 10 alunni e docenti con 27 alunni. «La condizione ottimale per la didattica è di avere classi che hanno dai 15 ai 20 alunni». Le indicazione provinciali saranno poi oggetto di valutazione e di approvazione definitiva da parte della Regione entro fine anno. |