SCUOLA

Manifestazioni e cortei in tutta Italia

ASCA, 17.11.2010

(ASCA) - Roma, 17 nov - Oggi gli studenti della Rete degli studenti e dell'Unione degli universitari scendono in piazza in più di 100 città per la giornata mondiale di mobilitazione per il diritto allo studio. ''Mentre la lista delle mobilitazioni in giro per il mondo continua ad infittirsi - spiegano in una nota - , in Italia la protesta va avanti da settimane: assemblee, sit-in, cortei ma soprattutto occupazioni, autogestioni e cogestioni di scuole ed università sono le parole d'ordine dell'ultimo mese. L'agitazione di questi mesi ha portato alla giornata internazionale di mobilitazione di oggi con piu' di 100 piazze Venezia, Padova, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Ancona, Napoli, Lecce, Palermo, Catania fra le principali''. ''Vogliamo fondi per l'Università e la Scuola pubblica da investire prima di tutto sull'edilizia scolastica e sulle borse di studio - chiedono gli studenti - , vogliamo che la valutazione diventi uno strumento per schiacciare il potere dei baroni e per controllare la qualità della didattica e dei servizi offerti dagli atenei, vogliamo una didattica scolastica fatta di insegnati competenti e preparati e non licenziati, non un riordino che taglia tutto il possibile portando al collasso le nostre scuole. Vogliamo che il mondo dell'istruzione sia pubblico e aperto a tutti, che sia il fulcro di una società libera, emancipata, democratica, la cui cornice e' fatta di cultura e di partecipazione''.

''La giornata di oggi però - avvertono - , non segnerà la conclusione del movimento, anzi, nelle prossime settimane partiranno le occupazioni, le cogestioni e le autogestioni anche in altre regioni e città, fino ad arrivare alla data del 27 novembre, manifestazione nazionale della Cgil, in cui gli studenti scenderanno ancora una volta in piazza a fianco dei lavoratori''.

AL VIA CORTEI IN TUTTA ITALIA.

Cortei ed iniziative pubbliche in tutte le regioni, oggi, per la giornata mondiale degli studenti. Da Milano a Palermo, passando per Torino, Genova, Trieste, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria gli studenti saranno in piazza: il sito della Rete della Conoscenza elenca quasi 100 cortei che sono previsti oggi. Ai cortei mattutini tradizionali si aggiungono quelli pomeridiani, specialmente nelle città - come Trieste e Genova - dove in questi giorni gli studenti hanno occupato le loro scuole e che ora vogliono dimostrare che la loro e' ''una protesta reale e sentita da tutta la popolazione studentesca, e non ha l'obiettivo di perdere lezioni e ore di studio''.

''La giornata internazionale studentesca in Italia sarà per noi un momento importante per denunciare i tagli alla scuola e all'università pubblica - fa sapere la Rete della Conoscenza, che riunisce gli studenti medi dell'UdS e gli universitari di Link - mentre per le private i soldi si sono trovati grazie ai soliti interessi di lobby, per la stragrande maggioranza degli studenti la vita quotidiana e' fatta di trasporti fantasma, aule pericolanti, mense e case dello studente sempre più rare da trovare nelle città.

Così come - continuano gli studenti - e' drammatico il taglio alle borse di studio''.

Non mancheranno oggi anche momenti pubblici in cui gli studenti dialogheranno direttamente con la cittadinanza: a Napoli, Ragusa, Siracusa sono previsti concerti in cui si esibiranno le band studentesche ed emergenti; a Cagliari al termine del corteo e' prevista una lezione in piazza tenuta dai ricercatori precari. A Roma, dove già ieri alcune scuole del centro sono state occupate, e' previsto al termine del corteo che partirà da Piazza della Repubblica alle 10, un sit-in a piazza Navona organizzato da Flc-cgil e studenti con musica, dibattiti e stand di informazione.

In ogni regione gli studenti avanzeranno anche richieste precise in tema di diritto allo studio alle istituzioni locali, ma l'intento di fondo e' comune a tutti: ''Con i cortei di oggi - dichiara la Rete della Conoscenza - chiediamo con forza un'inversione di tendenza, basata su una libera conoscenza, su un rinnovato ruolo del pubblico in economia e sulla sostenibilità sociale e ambientale dello sviluppo''.