SCUOLA E SALUTE

Fazio, inserire la salute
come materia nelle classi italiane

Il ministro, ne parlerò con la Gelmini

 La Stampa, 9.11.2010

ROMA
Inserire la salute come materia nei piani di studi delle scuole. La proposta è del ministro Ferruccio Fazio che, in occasione del suo intervento al convegno “Scuola e salute”, ha detto di volerla presto estendere al ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini.

«Il progetto è in atto in tutte le regioni - ha spiegato Fazio riferendosi all’iniziativa “Scuola e salute”, intrapresa a partire dal 2007 dal Ministero della Salute e dell’Istruzione -. L’idea è quella di mettere a regime questo sistema ma a livello nazionale, con un’intesa Stato-Regioni. Parlerò poi con il ministro Gelmini per vedere di inserire il progetto nei piani di studi».

«La prevenzione - ha detto ancora Fazio - deve puntare sui giovani che hanno maggiori aspettative di vita. Ci preoccupa il fatto che il 23% dei bambini, in Italia, sia in sovrappeso, l’11% è obeso. Preoccupante è il fatto che in Campania il 49% dei giovanissimi sia obeso e in sovrappeso, la mancanza di attività sportiva e l’abitudine al fumo dei 15enni. Il problema della salute e del suo insegnamento nelle scuole è di estrema importanza».

Tutte le Regioni italiane hanno già attivato iniziative nel “Scuola e Salute” come ha spiegato Rosa Bianco Finocchiaro, , responsabile scientifico del progetto. «Per esempio, in Basilicata ce ne sono due. La prima si intitola “Piperita e la favola pulita” e si pone l’obiettivo di sensibilizzare i bimbi, ma soprattutto insegnanti e genitori, a dare il buon esempio: se il bimbo vede la maestra o la mamma fumare, crede che essere grandi significhi automaticamente avere il vizio della sigaretta. Il secondo progetto lucano è “Grazie, non fumo” ed è rivolto a ragazzi delle scuole medie e superiori, con incontri e laboratori ad hoc».

«In Friuli - ha proseguito - è stato attivato un progetto di prevenzione che coinvolge la Provincia di Trieste, la Facoltà di Psicologia della città e il Comune. Ancora una volta vengono coinvolti anche gli adulti, con mostre e laboratori creativi per educare alla salute. Infine, in Molise c’è il progetto “Le vie del fumo”, che intende affrontare la questione in maniera interdisciplinare, “arruolando” operatori scolastici, sanitari e universitari, con laboratori scientifici, informatici, di analisi immaginativa e artistico-letterari».