Cittadinanza e Costituzione
di Rita Guma Il Fatto Quotidiano, 24.11.2010
Mi scrive, dal Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e
Economia, il prof. Franco Labella che lamenta un’altra trovata del
ministro Mariastella Gelmini, quella relativa alla scelta degli
strumenti per integrare la preparazione dei docenti che dovranno
insegnare Cittadinanza e Costituzione, la ‘disciplina’ dapprima
pubblicizzata come materia a sé (quasi una novità) e poi inserita
nel corso di Storia o meglio nelle cosiddette aree
(storico-geografica nella scuola primaria e nella secondaria di
primo grado, storico-geografica e storico-sociale nella scuola
secondaria superiore).
Ricordo che non si è trattato di una novità ma – per gli istituti
superiori – di una toppa messa sul buco prodotto dal taglio della
materia Diritto ed Economia, un frutto della ‘riforma’ che, per
ridurre personale, ha prodotto una lacuna incolmabile nella
preparazione degli studenti sottraendo strumenti preziosi per
esercitare il loro senso critico ma anche strumenti utili a fini
professionali anzi, direi quasi di ‘autodifesa’ nel mondo del lavoro
e nella quotidianità.
Con le scelte ‘tappabuchi’ del ministero, infatti, non sarà certo
possibile fornire ai docenti di Storia o di altre materie una
preparazione pari a quella dei loro colleghi che insegnavano il
Diritto dopo aver ottenuto una laurea in Economia o Giurisprudenza,
ma non sarà neppure possibile affrontare in modo approfondito
nell’ambito delle ore curriculari di altre discipline la questione
dei diritti e doveri del cittadino. A dispetto del funambolismo di
cui dà prova un comunicato del ministero.
Ma non è finita:
“Gentile dott.ssa Guma,
Lei è sempre attenta al mondo della scuola
e quindi non si sarà persa la nuova puntata relativa a Cittadinanza
e Costituzione.
Ora i media (Repubblica e pure Tuttoscuola) hanno scoperto l’acqua
calda.
Cittadinanza e Costituzione non esiste come materia e, perciò, non
può avere alcun voto in pagella.
Quello che le segnalo è un caso di pura schizofrenia nella politica
scolastica attuale.
Sarà utile far sapere ai suoi lettori del blog sul “Fatto”, che il
MIUR, dopo i tagli, decide pure di sprecare il denaro pubblico.
La facoltà di Giurisprudenza dell’Università Statale di Milano, col
contributo economico dell’Ufficio scolastico regionale della
Lombardia, organizza un corso di formazione a pagamento per i
docenti anche delle secondarie di secondo grado che insegnano o
insegneranno Cittadinanza e Costituzione.
Da un lato, cioè , si elimina lo studio del Diritto e si
licenzieranno i docenti di questa materia evidentemente in esubero.
Dall’altro si sprecano le preziose risorse per formare docenti di
Storia che prendano il posto di quelli già formati coerentemente (i
docenti di Diritto di cui sopra) per i contenuti giuridici
dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.
Era così difficile, infatti, immaginare che i docenti della A019
potessero avere le competenze necessarie per essere i formatori di
insegnanti elementari e docenti di Storia anche in considerazione
del fatto che l’autonomia dei contenuti giuridici in un contenitore
ampio non richiede certo una conoscenza addirittura di livello
post-universitario?
Insomma serviva l’ABC della cultura costituzionale giusto per non
sentir dire da qualcuno dei nuovi docenti di C&C che in Italia il
Presidente del Consiglio è eletto dal popolo o corbellerie simili.
Insomma grazie al Ministro Gelmini tagli e sprechi in un colpo solo.
In nome della competenza e del merito.
Ma soprattutto la certezza che Cittadinanza e Costituzione resterà
una trovata propagandistica con i cittadini convinti che esista e
che gli studenti italiani ne beneficeranno.”
Franco Labella