Il capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera smentisce il ministro
"Ha fornito numeri incompleti: gli studenti migliorano grazie agli insegnanti"

Cinque in condotta, meno del previsto
"Gelmini tarocca i dati e copre i problemi"

L'Ufficio statistiche di viale Trastevere: calano bullismo e insufficienze
"I docenti veri professionisti lasciati soli ad affrontare le emergenze"

Salvo Intravaia, la Repubblica 8.3.2010

ROMA - "Il ministro tarocca i dati sugli scrutini per nascondere i veri problemi della scuola". Secondo il capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera, Manuela Ghizzoni, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini una settimana fa ha fornito dati incompleti sul giro di boa del presente anno scolastico. In base ai numeri più aggiornati provenienti dall'ufficio statistica di viale Trastevere, gli studenti italiani sarebbero addirittura migliorati rispetto ad un anno fa: meno insufficienze e meno bulli. Niente, quindi, linea del rigore. Ma importanti risultati che premierebbero il duro lavoro degli insegnanti in classe, nonostante i tagli.

"I dati del ministero, comparati con i risultati degli scrutini dello scorso anno, in realtà dimostrano - spiega la Ghizzoni - che le insufficienze nelle singole discipline nella scuola media sono nettamente in calo (meno 1,7%), così come registra un vero crollo il numero di ragazzini con il solo 5 in condotta". Alla scuola media, in buona sostanza, le performance dei ragazzini sono addirittura migliorate e i bulli (coloro con 5 esclusivamente in condotta) sono in netto calo: meno 57%. Soltanto coloro che hanno rimediato 5 in condotta, ma assieme ad altre discipline, è sostanzialmente rimasto invariato: l'1,1% rispetto al totale degli alunni sia quest'anno, sia l'anno scorso.

"Se da un lato - continua il deputato - ha taciuto i dati delle medie, dall'altro il ministro ha esagerato l'incremento delle insufficienze in una o più materie nelle scuole superiori, che si attesta allo 0,8%, ben lontano quindi dal tanto strombazzato 2% di fonte ministeriale". Anche al superiore, quindi, le insufficienze nelle singole discipline sono rimaste sostanzialmente le stesse di 12 mesi fa. E il pugno di ferro da parte dei prof intravisto dal ministro? Forse si è concretizzata con i 5 in condotta che accompagna le altre insufficienze. "Unico riscontro - ammette la Ghizzoni - con le dichiarazioni del ministro è l'aumento (più 31%) dei ragazzi che insieme ad insufficienze nelle materie riportano anche quella nel comportamento, ma sono in netto calo (meno 57%) coloro che ottengono il solo 5 in condotta".

Questi dati, interpretati in maniera completamente opposta dimostrerebbero che "gli insegnanti italiani sono veri professionisti lasciati purtroppo soli ad affrontare l'emergenza educativa". "Non basta assegnare brutti voti - conclude la parlamentare - per incrementare i livelli di apprendimento dei ragazzi e per risolvere i problemi della scuola: occorre invece un investimento straordinario, indirizzato anche all'aggiornamento e all'innovazione didattica". Ma "purtroppo, i tagli draconiani della Gelmini al personale e alle risorse a cui abbiamo assistito finora impediscono alla scuola di assolvere al suo mandato costituzionale di formare i cittadini di domani".