Dal Ministro Gelmini da Mariangela Bastico, 26.3.2010 I tagli del Governo Berlusconi sui finanziamenti correnti alle scuole hanno condotto le autonomie scolastiche al di sotto della sopravvivenza. Ad oggi le scuole vantano un credito di 1 miliardo di euro nei confronti dello Stato. Non hanno le risorse per pagare i supplenti, i materiali didattici correnti e sono impossibilitate nel realizzare qualsiasi progetto didattico. I materiali, le fotocopie, le strumentazioni forniti dai genitori e i contributi “volontari”, ma in realtà obbligatori, versati dalle famiglie costituiscono fonti di sostentamento pressoché uniche e indispensabili. Di fronte a tutto ciò il Ministro, dopo aver tagliato centinaia di milioni di euro, promette 10 milioni di euro, che, distribuiti per le oltre 10 mila autonomie scolastiche, rappresentano un contributo di meno di mille euro per ognuna. Una vera elemosina. La scuola pubblica dovrebbe essere, almeno nel percorso dell’obbligo, gratuita. Sono chiamate a versare i contributi anche le famiglie che sono esentate dalle tasse scolastiche per motivi di reddito. Tutto ciò è gravissimo!
È altrettanto grave che il Ministro Gelmini finga di ignorare questa
realtà e si scagli contro i dirigenti scolastici, accusandoli di
incapacità amministrativa, di non riuscire a gestire adeguatamente i
bilanci e di ricorrere impropriamente ai contributi dei genitori.
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