Corsi sbagliati, errori di assegnazione, intoppi informatici

Scuola, parte nel caos
la mappa dei nuovi indirizzi

"Chiedo di rispettare le regole, sono diventata lo zimbello di Parma"

Maria Teresa Buongiorno La Stampa, 5.3.2010

La scuola sull’orlo di una crisi di nervi e oltre, con presidi che si guardano in cagnesco, preoccupati per i corsi - soprattutto il liceo delle scienze applicate, l’ex scientifico tecnologico senza latino - ottenuti da «vicini» capaci di sottrarre iscrizioni. Poi, il caso eclatante del liceo Curie di Grugliasco che - «a sorpresa», secondo la dirigente -, si è ritrovato predestinato ad accogliere l’ancora misterioso liceo coreutico. Ma anche l’Sos accorato degli istituti professionali perché si dica chiaro che le qualifiche del terzo anno in Piemonte continueranno ad esistere perché la Regione ha già detto sì...

Ieri, nel candido auditorium del Palazzo della Provincia, l’assessore all’Istruzione Umberto D’Ottavio ha riunito i dirigenti scolastici delle superiori e i responsabili dell’orientamento delle medie per presentare il piano dell’offerta formativa torinese. Un passo giudicato non procrastinabile, dal momento che le iscrizioni sono in corso (fino al 26 marzo), ma vissuto con ansia, dal momento che il Miur non ha ufficializzato i regolamenti con i quadri orari e la Regione non ha ancora deliberato il piano regionale per vari problemi e intoppi. Purtroppo, i rappresentanti delle scuole sono arrivati in corso Inghilterra di malumore. Tra i motivi, oltre all’esasperante attesa di certezze sul proprio futuro, il fatto che due giorni fa il ministero abbia messo on line assegnazioni di indirizzi mai richiesti, corsi sbagliati e così via. Ieri, la dottoressa Silvana Di Costanzo dell’Ufficio Scolastico Regionale ha chiarito: disguidi informatici, saturazione delle linee ecc. «Mandatemi un’e-mail e metteremo a posto le cose da Torino», ha rassicurato. Le scuole lo faranno, ma intanto...

«Io mi sono ritrovata con un liceo scientifico mai chiesto», ha detto Giovanna Farina, preside dell’istituto Santorre di Santarosa. E dal Beccari: «Che fine farà la nostra arte dolciaria?». «Noi potremo avere il liceo delle Scienze Umane con opzione economico-sociale?», ha domandato Emanuela Ainardi, preside dell’Einstein.

Fin qui, le tabelle presentate dalla Provincia hanno dato risposte, mentre alcune integrazioni e correzioni potranno ancora essere fatte. Le novità più significative introdotte con la riforma sono riassunte nella tabella di questa pagina, al di là di quelle determinate dalle «confluenze» e da una serie di assegnazioni, come il linguistico al Giordano Bruno. Ma restano degli interrogativi, come l’esatta «traduzione» dei corsi esistenti negli istituti professionali per l’industria e l’artigianato. E come l’attivazione del liceo musicale. La scelta della Provincia è caduta sul liceo artistico Passoni (ex istituto d’arte). «Ma il ministero - ha detto D’Ottavio - tuttora non ha dato risposta alla nostra domanda sull’organico: ad oggi non sappiamo se sarà dato in più come nuova attivazione. Niente di certo, poi, è stato detto sugli indirizzi europei e internazionali. Si può lavorare così?».

Più di una volta, nel pomeriggio, l’assessore ha perso la pazienza. In particolare, di fronte alle lamentele degli istituti che si ritengono danneggiati dal fatto che la Provincia abbia accordato Scienze applicate ad altre scuole dello stesso territorio. «Questa rincorsa al liceo delle Scienze applicate non ha senso. Abbiamo valutato vari parametri nel decidere a chi assegnarlo, tra cui l’affollamento attuale di alcuni licei e la necessità, per contro, di riempirne». D’Ottavio ha più volte sottolineato che il 2010/2011 sarà un anno di transizione. «Dopo potremo prendere vere decisioni anche in tema di dimensionamento».