8 marzo/2: da Tuttoscuola, 8.3.2010 Le regioni italiane in tutti i settori scolastici hanno assunto una colorazione rosa sempre più intensa con un incremento pressoché generalizzato degli insegnanti di sesso femminile. Soltanto in tre regioni, ed esclusivamente negli istituti superiori, tra il 98-99 e il 2008-09 è stato registrato un leggero decremento delle docenti donne. Si tratta della Liguria, dove la percentuale di prof delle superiori è scesa dal 67% al 65,8%; della Sardegna dal 60,9% al 60,1%; della Umbria dal 64,8% al 64,6%. Sempre per gli istituti superiori nelle regioni meridionali, nonostante vi siano stati i maggiori incrementi di femminilizzazione nell'ultimo decennio (+ 7% nel Molise, + 4% in Puglia) si registra tuttora la più bassa percentuale di docenti donne (60,5% nelle Isole, 60,8% nel Sud). Sono invece il nord e il centro Italia ad essere maggiormente femminilizzate. Negli istituti superiori le regioni del Centro hanno il 64,7% di docenti donne: la Liguria ha il 65,8%, l'Emilia Romagna il 65,3%. Nelle scuole secondarie di I grado la maggiore femminilizzazione (quasi l'80%) si trova nelle regioni del Nord ovest: la Liguria, come l'Emilia Romagna, ha l'80,3% di prof donne, ma è l'Umbria con l'80,7% ad essere la più in rosa. Nelle scuole primarie, dove generalmente la femminilizzazione è di gran lunga superiore al 90%, sono le regioni centrali con il 96,9% ad essere le più in rosa (Lazio ed Umbria toccano il 97,1%). Anche tra i dirigenti scolastici il tasso di maggiore femminilizzazione si registra attualmente nelle regioni centrali, mentre, ancora una volta, le regioni meridionali sono le più maschiliste per quanto riguarda i dirigenti scolastici. |