A cosa serve il blocco
dei libri di testo nella primaria?

da Tuttoscuola, 9.3.2010

Dalla scuola primaria vengono le maggiori critiche al blocco dei libri di testo, soprattutto in ragione del fatto che sembra non trovare giustificazione l'obiettivo voluto dalla legge (n. 169/2008) di contenere i costi delle famiglie per l'acquisto dei libri.

In effetti, come precisava la stessa relazione che aveva accompagnato il decreto legge 137/2008, poi convertito dalla legge 169/2008, il blocco pluriennale dei testi adottati aveva come principale finalità quella di contenere i costi dei libri, riducendo al massimo le nuove edizioni (più costose) e favorendo anche la vendita dell'usato: una norma che conteneva la libertà didattica degli insegnanti per agevolare le famiglie.

Ma per la scuola primaria, dove il libro di testo non viene pagato dalle famiglie ed il prezzo è definito preventivamente dal ministero, quella finalità della legge per favorire le famiglie non trova giustificazione alcuna. In questo modo, però, non trova nemmeno giustificazione l'aver sacrificato la libertà di insegnamento dei docenti, in nome di un obiettivo, la riduzione dei costi per le famiglie, che non esiste.

Forse in quel momento si pensava di abrogare la disposizione, vecchia di quasi mezzo secolo, che sancisce la totale gratuità dei libri di testo nella scuola primaria, indipendentemente dalla condizione economica della famiglia. In quel caso si sarebbe capito l'estensione del blocco pluriennali delle adozioni anche alla scuola primaria.