Pd: senza la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, da Tuttoscuola, 4.3.2010 La preoccupazione espressa nei giorni scorsi dalla Flc Cgil circa la non attuabilità della riforma della scuola secondaria superiore in assenza della pubblicazione dei decreti di riordino è ripresa dalla capogruppo del partito in commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, per la quale, nella scuola superiore "è caos", e per studenti e famiglie e le "iscrizioni sono al buio". La parlamentare democratica si domanda polemicamente: "Da quando in quando il sito del ministero della pubblica istruzione sostituisce la gazzetta ufficiale?", e prosegue osservando che "non ci sarebbe nulla di male se non fosse che le pre-iscrizioni sono iniziate la settimana scorsa e che le scuole sono attualmente impegnate nelle fasi di orientamento degli studenti e delle famiglie. Per non parlare dei problemi che si stanno verificando per Province e Regioni alle quali compete l'attività di programmazione dell'offerta e della rete formativa. Insomma, al momento non è ancora disponibile nessun documento ufficiale sull'organizzazione scolastica nel prossimo anno, ma una cosa è certa: le famiglie e gli studenti saranno costretti a una scelta al buio". Anche per i colleghi di partito Francesca Puglisi e Davide Zoggia, responsabili Scuola ed Enti locali del Pd, la riorganizzazione della scuola superiore "si sta sempre più rivelando come un'iniziativa improvvisata". "Manca ormai una ventina di giorni al termine ultimo per le iscrizioni e il governo non ha ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale i regolamenti di riordino. Forse Gelmini pensa che le leggi si possano render tali pubblicandole sul sito internet del ministero, ma le cose - osservano i due esponenti del Pd - non stanno così. Lo stesso governo ha portato via agli enti locali la facoltà di organizzare l'offerta formativa territoriale: dopo tanto parlare di federalismo, la destra si comporta nella maniera più centralista. Molti enti locali rivendicano il loro diritto a essere protagonisti su formazione e scuola e cercano di dare una risposta alle famiglie, che rischiano di non avere tempo per scegliere consapevolmente gli indirizzi di studio, e alle scuole per potersi organizzare". |